In tema di riforma delle Pensioni, le ultime notizie al centro del dibattito riguardano l'abbassamento dell'età pensionabile deciso dalla Germania. Un modello replicabile in Italia? Su questo terreno si consuma lo scontro a distanza tra il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan e il titolare del lavoro Giuliano Poletti. E sulla questione interviene nuovamente anche Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro alla Camera. Vediamo nel dettaglio i tre interventi, precisando prima di tutto le mosse decise dai tedeschi sul piano previdenziale.

Riforma pensioni 2014: cosa succede in Germania

Lo scorso 23 maggio, i deputati tedeschi hanno approvato una riforma delle pensioni che abbassa l'età per il ritiro a 63 anni senza riduzioni sull'assegno. Alcune precisazioni sono però doverose: per andare in pensione occorre aver accumulato almeno 45 anni di contributi, e il limite dei 63 anni vale solo per i nati negli anni 1951 e 1952. Per i più giovani, il limite anagrafico si alza di due mesi per ogni anno. In ogni caso, un esempio che fa discutere l'Europa intera e, ovviamente, l'Italia, dove il dibattito sulla riforma del sistema previdenziale è sempre acceso.

Riforma pensioni, Padoan per l'aumento dell'età pensionabile

Nel suo intervento al Festival dell'Economia di Trento, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha commentato la svolta tedesca negando che una simile possibilità sia praticabile in Italia.

Anzi. "Non sono a favore di una diminuzione dell'età, piuttosto di un graduale aumento", ha affermato, precisando che nel nostro paese è già in vigore un adeguamento all'allungamento delle aspettative di vita e che le mosse decise dai tedeschi non lo vedono per nulla d'accordo.

Riforma pensioni 2014, Poletti e la priorità agli esodati

Innalzamento dell'età pensionabile?

"Direi proprio di no" gli fa eco il ministro del lavoro Giuliano Poletti in un intervento riportato da Bloomberg. Per lui l'urgenza in questo momento è un'altra: "Noi all'ordine del giorno abbiamo il tema degli esodati, cioè delle persone rimaste senza coperture con la riforma Fornero, e stiamo lavorando per trovare una soluzione strutturale a questo problema".

Riforma pensioni 2014, Damiano e la flessibilità

"Concordo con il ministro Poletti - afferma il presidente della commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano, in un intervento riportato da Adnkronos -. Il problema non è quello di aumentare l'età pensionabile. Semmai, dico io, bisognerebbe abbassarla. Così come è sacrosanto ribadire la centralità del tema degli esodati: persone rimaste da anni senza alcun reddito".

Damiano torna poi alla carica con la sua proposta di riforma delle pensioni: "Per risolvere il problema in modo strutturale esistono due strade: introdurre un criterio di flessibilità, a partire dai 62 anni, per l'uscita dal lavoro verso la pensione, oppure il ritorno alle quote ante Fornero. Solo queste misure radicali possono risolvere il problema: al contrario avremmo solo dei palliativi inutili e controproducenti".