I tieffini scendono decisamente sul 'piede di guerra' contro il Miur per rivendicare i propri diritti sia per quanto riguarda la procedura di reclutamento, sia per quanto riguarda le proposte di riforma del settore scolastico.

Dopo aver discusso con una rappresentanza del Movimento Cinque Stelle, il Coordinamento Nazionale del Tfa ordinario ha deciso di scrivere al Ministero dell'Istruzione in merito alla tutela, alla valorizzazione e alla garanzia di validità del titolo conseguito tramite TFA. 

I tieffini contestano il fatto che le organizzazioni sindacali continuano a tutelare le istanze relative a coloro che hanno frequentato i Percorsi Abilitanti Speciali (Pas), impugnando addirittura il bonus di punteggio assegnato dal Miur agli abilitati Tfa, secondo quello che è stato definito un principio meritocratico. La proposta degli abilitati Tfa vuole essere un tentativo di organizzare le varie situazioni relative agli insegnanti abilitati, basata sulla valorizzazione del merito, con l'intento di guardare a nuove prospettive di riforma che abbiano lo scopo di realizzare un sistema scolastico in grado di migliorare sia la qualità dell'offerta formativa, sia i metodi didattici dell'insegnamento.



Il Coordinamento Nazionale Tfa, dunque, si rivolge al Miur, sollecitandolo a fissare un colloquio con una delegazione tieffina, per discutere in merito alle proposte riguardanti il duplice canale di reclutamento originariamente previsto dalla legge N. 124/99. Sintetizziamo qui sotto, alcune delle proposte più importanti che verranno sottoposte al Miur:

  • concorsi che abbiano una cadenza biennale riservati ai soli abilitati su base regionale a partire dal prossimo anno (50% delle nomine in ruolo);
  • inserimento di tutti gli abilitati Tfa in una graduatoria a scorrimento valida per l'assunzione secondo il seguente ordine di preferenza: quarta fascia GaE, nuova graduatoria provinciale e provincializzazione della II fascia delle graduatorie di istituto;
  • viene chiesta, inoltre, una riorganizzazione degli organici che possa creare un organico funzionale per reti di scuole (comprendente sia il personale docente a tempo indeterminato che quello a tempo determinato);
  • la creazione di contratti con validità di almeno tre anni per il personale a tempo determinato per ciò che concerne i posti vacanti, attraverso nomine che provengano dalle graduatorie ad esaurimento, provinciali e d’istituto nonchè l’assegnazione delle supplenze brevi superiori ai dieci giorni tramite lo scorrimento di tali graduatorie.