L'anno scolastico 2014/2015 potrebbe essere la cosiddetta 'volta buona'. Per il Governo, con il piano Miur sulle immissioni in ruolo 2014, ci sono i presupposti per procedere all'assunzioni di 32.500 unità nel mondo della pubblica istruzione a partire da settembre prossimo venturo. Per il capo dipartimento dell'istruzione del Miur, Luciano Chiappetta -le cui dichiarazioni sono state raccolte da "Il Sole 24 Ore"- da settembre potrebbe scattare l'assunzione per quindicimila professori "su posti comuni" per coprire il turn over, altri 13mila posti per il sostegno - seconda tranche Piano triennale Carrozza per la stabilizzazioni -, più 4.500 Ata.

La buona novella è contenuta nel Piano immissioni in ruolo 2014 del Miur. Il piano è attualmente al vaglio dei dicasteri Economia e Finanza, a guida Pier Carlo Padoan, e Funzione Pubblica, a guida Marianna Madia, per ottenere i rispettivi placet. Il piano immissioni in ruolo 2014 si pone in linea di continuità con il piano dell'ex ministro, in carica con l'esecutivo Letta, Maria Chiara Carrozza: l'ex ministro, infatti, aveva prospettato l'assunzione nella Scuola pubblica di circa 85mila unità - tra docenti e personale Ata - entro il 2016. Se le buone intenzioni dell'esecutivo Renzi si concretizzano una buona fetta di precariato troverà finalmente un occupazione stabile.

Miur, assunzioni docenti e Ata: graduatorie a esaurimento e vincitori concorsi, i criteri di selezione

Stando alle intenzioni del Miur a partire dal prossimo settembre si dovrebbe procedere all'assunzione in pianta stabile negli organici scolastici di 28mila insegnanti e 4mila e 500 Ata.

Chi sarà assunto? Quali saranno i criteri? La selezione di insegnanti e personale Ata avverrà secondo il metodo del 50 e 50: si pescherà in parti uguali dalle graduatorie a esaurimento e dai vincitori di concorsi pubblici. Per questi ultimi si inizierà a pescare dal concorso a cattedre svoltosi nel 2012 che ha lasciato orfani del posto fisso più di 8mila idonei.

Per il piano Giannini, il cui punto di riferimento resta il piano Carrozza, da settembre, si procederà, a prescindere dalla soluzione del problema dei quota 96 della scuola, all'assunzione di 32mila e 500 unità tra insegnanti e amministrativi: il totale dei 32 mila e 500 posti non tiene conto dei circa 4mila docenti, cosiddetti "Quota 96", che potrebbero andare in pensione con le regole pre-Fornero e le cui sorti sono inestricabilmente legate a quelle del Decreto Legge PA.