Le polemiche che stanno accompagnando il nuovo contratto della Scuola (la Gilda degli insegnanti minaccia proteste e scioperi) non sembrano turbare più di tanto i lavori del ministero dell'Istruzione che sta definendo i dettagli del testo legislativo che porterà diverse novità nel mondo scolastico a partire dal prossimo mese di settembre.

Ciò che lascia un pò perplessi sono le dichiarazioni, palesemente discordanti, che giungono dai rappresentanti del Governo, soprattutto in merito ai tempi di approvazione della riforma.



Governo Renzi, Miur, scuola: ministro Giannini, sottosegretario Reggi, opinioni diverse

Come senz'altro saprete, il punto chiave del nuovo testo legislativo riguarda l'introduzione di particolari incentivi per il personale scolastico meritevole che trascorrerà più tempo negli istituti scolastici.

Sui tempi di approvazione della proposta di legge, però, sembra che le opinioni di Roberto Reggi e del ministro dell'istruzione, Stefania Giannini non coincidano affatto: da una parte il sottosegretario ha dichiarato, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano 'La Repubblica', che il nuovo contratto di lavoro del personale scolastico diventerà una legge delega entro dieci giorni (quindi al massimo per la metà del mese di luglio).



Di opinione decisamente diversa, invece, il ministro Giannini che si dimostra molto più 'prudente' in tal senso: secondo il responsabile del Miur, il decreto dovrebbe essere presentato prima delle (brevi) ferie estive o, al massimo, entro la fine dell'estate.

Forse si sta tenendo conto della tanta 'carne al fuoco' che il governo Renzi sarà chiamato a 'cucinare' nei prossimi giorni e, dunque, si teme che anche l'approvazione del nuovo contratto degli insegnanti possa, di conseguenza, ritardare. 

Ciò che appare strano, è come due campane così 'vicine' possano 'suonare' in maniera decisamente diversa...