Doveva essere una settimana decisiva per le pensioni con Opzione Contributivo Donne ma le novità slittano, per le Pensioni dei lavoratori precoci e per lavori usuranti potrebbero giungere nuove importanti misure entro la fine del 2014. Vediamo le ultime news sull'opzione contributivo e le due categorie di lavoratori e lavoratrici.

Pensioni con Opzione Contributivo Donne e Uomini, ultime news: si prevedono ritardi

Le ultime news sulle pensioni con Opzione Contributivo Donne non sono delle più positive: le tanto attese proroghe dei tempi per l'invio delle domande e dell'Opzione Donna stessa, se davvero giungeranno, giungeranno più tardi: il Parlamento risulta ingorgato e l'iter politico del DL sulla Pubblica Amministrazione dovrebbe allungarsi.

La data clou del 22 luglio 2014 è saltata: sebbene non vi siano certezze, si spera in un ultimo step prima della fine del mese. Si parla di esame del DL sulla PA in aula al Senato dal 28 luglio al primo agosto 2014.

Le possibili novità per le pensioni con Opzione Contributivo non si limitano alle donne: l'ampliamento della misura agli uomini potrebbe verosimilmente concretizzarsi a breve. Le previsioni al momento lasciano il tempo che trovano, dato che le certezze latitano. A ogni modo, scopriremo la verità entro una decina di giorni.

Ultime sulle pensioni per lavoratori precoci e lavori usuranti, le news da Damiano a Poletti

Le ultime news sulle pensioni per lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti sono sempre molto attese dagli interessati.

Sebbene in realtà non risultino allo studio misure specifiche per le categorie ve ne sono altre di più ampio respiro che interessano anche i precoci e chi svolge lavori usuranti. Al momento le ipotesi al vaglio del Governo Renzi sono quanto mai numerose, ma ovviamente non è affatto detto che le misure allo studio si concretizzeranno davvero.

Tra le ultime news sulle pensioni riguardanti anche precoci e usuranti segnaliamo in particolare le recenti dichiarazioni del ministro Poletti e di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

Si spera in una riforma pensioni orientata alla flessibilità secondo l'idea di Damiano, con uscita possibile a partire dai 62 anni di età con 35 di contributi, a fronte di piccole penalizzazioni sugli assegni pensionistici: ipotesi amata da molti, ma sempre di difficile attuazione.

Lo stesso ministro Poletti ha di recente dichiarato che tale misura ha una sua "corposa" problematicità economica. La speranza è l'ultima a morire, specie per una possibilità come quella immaginata da Damiano che raccoglie vasti consensi anche tra i cittadini, oltre che tra gli esponenti politici. Ad ogni modo, difficilmente potranno arrivare novità di primo piano sul tema prima della Legge di Stabilità 2015.

Tra le possibili novità per le pensioni di lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti abbiamo anche l'assegno pensionistico anticipato, che prevede la possibilità di lasciare il lavoro in leggero anticipo percependo un assegno che andrebbe parzialmente ripagato dai lavoratori stessi al maturamento della pensione vera e propria, tramite piccole decurtazioni sulla stessa.

L'ipotesi non è amatissima dai lavoratori ma, nondimeno, potrebbe comunque essere una possibilità in più per chi non ce la fa a raggiungere i requisiti INPS per la pensione di vecchiaia o anticipata.