Giungono importanti novità in merito al caso pensioni lavoratori precoci: mentre il pronunciamento della Corte dei Conti ligure che ha sollevato il dubbio di costituzionalità in riferimento alla Legge Fornero continua a far discutere, la CGIL è finalmente tornata a parlare di precoci ed usuranti sottolineando con forza come l’ormai famosa Quota 96 andrebbe istituita anche per queste categorie di lavoratori. Il dubbio di costituzionalità sollevato nei riguardi della Legge Fornero da una parte e la conclusione del caso dei Quota 96 dall’altra sembrano aver aperto una breccia e ridato vigore al dibattito relativo a delle vertenze previdenziali che sembravano finite nel ‘dimenticatoio’ della politica.

Ci riferiamo al caso Pensioni lavoratori precoci ma anche a quello degli usuranti, categorie a lungo relegate ai margini del disegno riformatore.

Pensioni lavoratori precoci, Legge Fornero incostituzionale? Decisione della Consulta importante spartiacque



Il dubbio di costituzionalità sollevato dalla Corte dei Conti in riferimento alla Legge Fornero potrebbe rimescolare le carte in tavola e condurre a nuovi imprevisti scenari; lo stesso caso del pensionamento dei lavoratori precoci è stato innescato dalla Legge Fornero e dall’innalzamento dell’età pensionabile previsto al suo interno, ecco che un decadimento per incostituzionalità spianerebbe la strada ad un ripensamento dell’intero sistema. La vicenda esaminata dalla Corte di Conti ligure è ormai nota: una donna ha presentato un ricorso chiedendo all’INPS l'adeguamento del trattamento pensionistico per gli anni 2012-2013, ma la Legge Fornero stabilisce ‘il blocco della perequazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo INPS’ per gli anni 2012-2013. Ebbene, stando al parere della Corte dei Conti, un dispositivo normativo così concepito ‘mina il sistema di adeguamento di tali trattamenti pensionistici sganciandoli  dalle variazioni derivanti dal costo della vita, con conseguente violazione dei principi di sufficienza e adeguatezza e causando inoltre effetti sul patrimonio dei destinatari, dal momento che i mancati aumenti sono perduti per sempre’. La Legge Fornero sarebbe dunque incostituzionale perché comporta per i pensionati una perdita del potere d’acquisto; al riguardo deciderà la Consulta, quel che è certo è che un eventuale ritorno ai requisiti pre Fornero assicurerebbe una nuova connotazione al caso pensioni lavoratori precoci. Adesso è presto per fare delle ipotesi, continueremo a seguire la vicenda e a tenervi aggiornati.

Pensioni lavoratori precoci: la CGIL chiede l’istituzione di Quota 96



Come accennato in apertura, in questi giorni si sta assistendo alla conclusione del caso dei Quota 96 della Scuola, 4.000 docenti che hanno ritardato il pensionamento di ben due anni a causa di un errore contenuto nella stessa Legge Fornero; ebbene, sfruttando la scia della vicenda è tornata a parlare la CGIL, con il segretario Angelo Chiari ad aver chiesto l’istituzione della stessa Quota 96 per affrontare il caso pensioni lavoratori precoci e per sanare una volta per tutte la vertenza relativa ai lavoratori impegnati in attività usuranti: ‘Adesso è urgente dare una risposta ai lavoratori che non hanno alternative al pensionamento, se non il requisito contributivo. Così come va cancellata la penalizzazione sul calcolo della pensione per chi ha cominciato a lavorare prima. La reintroduzione della quota 96 va da subito estesa almeno a quei lavoratori che svolgono un lavoro particolarmente faticoso e spesso usurante come quello edile’ - ha dichiarato Chari parlando di pensioni per i lavoratori precoci e per gli individui impegnati in attività usuranti - ‘Bisogna equiparare i quota 96 ai lavoratori precoci e usuranti’. Di certo sarebbe un provvedimento importante e vorremmo conoscere il Vostro parere: Siete d’accordo con l’istituzione di Quota 96 per precoci e usuranti? Dateci un vostro giudizio commentando l’articolo qui sotto!