Pensioni Quota 96, trattamento di fine rapporto, abrogazione norma sul trattenimento del personale per un biennio e dirigenti scolastici: sono varie le novità che in questi giorni si stanno discutendo alla Camera dei Deputati per la conversione in legge del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90. Successivamente il decreto dovrà passare all'esame del Senato che dovrà dare la sua approvazione. Sembra finalmente arrivare ad una soluzione la questione dei Quota 96, ovvero i 4 mila docenti bloccati dalla Legge Fornero ed esclusi dal diritto alla pensione a causa di un errore del calcolo degli anni di servizio.
Il superamento della riforma Fornero ai sensi dell'articolo 24 del Dl 6 dicembre 2011, n. 201, successivamente convertita in legge 22 dicembre 2011, n. 2014, avverrà con il diritto alla pensione dei quattromila docenti che abbiano maturato i seguenti requisiti alla data del 31 agosto 2012 ovvero aver compiuto i sessant'anni di età e trentasei di contributi oppure sessantuno anni di età e trentacinque di contributi o, ancora, quarant'anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica.
Tale soluzione è prevista dall'articolo 1 bis del testo del decreto legge del già citato DL n. 90 del 24 giugno scorso, già licenziato dalla commissioni affari costituzionali e attualmente in discussione a Montecitorio.
In tal modo vengono ricompresi i 4 mila docenti che erano stati esclusi dalla Fornero perché i requisiti maturati erano limitati al personale che li aveva raggiunti entro il 31 dicembre 2011.
I Quota 96 riusciranno ad avere la pensione a partire dal 1° settembre 2014 se i tempi saranno brevi: in particolare il decreto legge in discussione dovrà essere convertito in tempo affinché i beneficiari possano presentare domanda di cessazione dal servizio e di accesso alla pensione dal 1° settembre.
L'Inps invece dovrà necessariamente emanare le disposizioni applicative entro il 31 agosto.
Quota 96, Tfr a rate
Il Trattamento di fine rapporto o buonuscita che sarà riconosciuto ai Quota 96 verrà corrisposto a rate seguendo le disposizioni della legge Fornero: 66 anni e tre mesi di età per la pensione di vecchiaia e 42 anni e sei mesi di contribuzione per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne per la pensione anticipata.
L'importo sarà a rate se dovesse superare i cinquantamila euro lordi in particolare non prima dei 6, 12 o 24 mesi dalla data di fine servizio considerando la natura della cessazione del rapporto.
Trattenuti in servizio per altri due anni e dirigenti scolastici
Verrà invece abrogata la norma che prevede la possibilità per la pubblica amministrazione di trattenere in servizio il personale oltre i limiti di età per ulteriori due anni. Sarà invece a discrezione dell'amministrazione scolastica la possibilità di risolvere il rapporto di lavoro anche dei dirigenti scolastici con preavviso di 6 mesi ovvero del compimento dei 62 anni che possa dar luogo ad una riduzione percentuale dell'l1% per il primo e secondo anno e del 62,2% per ogni altro anno precedente.