Ha destato parecchio scalpore la vicenda del sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti che, nei giorni scorsi, aveva lanciato la proposta al Ministero dell'Istruzione ed in particolar modo alla titolare del dicastero, Onorevole Stefania Giannini, di posticipare l'inizio dell'anno scolastico al prossimo 1 ottobre a causa del maltempo che ha reso disastrosa la stagione turistica nella Versilia (e non solo).
Come senz'altro saprete il numero uno del Miur ha risposto 'picche' al primo cittadino della famosa località balneare toscana, ma non è finita qui la vicenda, perchè a quanto pare la questione sta vivendo ulteriori sviluppi, decisamente interessanti.
Infatti, Umberto Buratti ha dichiarato di aver avuto in questi giorni un colloquio proprio con il ministro Giannini, che, guarda caso, si trova attualmente in vacanza in Versilia (vedi foto del chiacchieratissimo topless). Buratti ha dichiarato che il dialogo è stato altamente produttivo e che il no della Giannini non è categorico, anzi sembra proprio che esistano diverse possibilità che dal 2015 le cose possano cambiare.  


Miur, scuola, riapertura il 1 ottobre dall'anno scolastico 2015/2016? Vantaggi ma anche svantaggi

Infatti, come sottolineato dal sindaco, il ministro sembra intenzionato a discutere con le Regioni della possibilità di posticipare l'inizio delle lezioni al 1 Ottobre: dal punto di vista del turismo, avere a disposizione l'intero mese di settembre (o quasi) rappresenterebbe una vera e propria manna caduta dal cielo, a prescindere che si tratti di mare o montagna.
Dialogo aperto, quindi, e più di una possibilità che la richiesta venga accolta: ritorneremmo, in pratica, alla Scuola di quarant'anni fa, quando era ottobre (e non settembre) il mese della riapertura delle scuole.
Ci sarà un grosso problema, però, da superare ed è quello rappresentato dai genitori: in molte famiglie (specie in quelle del Nord), infatti, sia il papà che la mamma lavorano e quindi subentrerebbe il problema dell'affidamento dei figli, durante il mese di settembre. 
Insomma, questione aperta dall'anno scolastico 2015/2016, ma di non facile risoluzione perchè gli schieramenti opposti ci sono, eccome, così come i pro e i contro: l'aspetto didattico, che, in fin dei conti è quello che conta di più, andrebbe a beneficiarne oppure peggiorerebbe ancora di più?