Continuano gli aggiornamenti relativi a Pensioni, previdenza e pensione anticipata 2014: all’indomani della manovra ratificata dal ministro Madia, il ministro del lavoro Poletti è tornato ad esprimersi su pensioni e riforma PA confermando come il governo stia studiando delle soluzioni per costruire un ponte pensionistico ad hoc per gli individui di una certa età rimasti senza impiego. In una prima stesura si parlava di over 60 mentre adesso la soglia sarebbe fissata a 55 anni. Il condizionale è comunque d’obbligo, dato che si tratta di una semplice indiscrezione: di certo c’è che il ministro Poletti e il governo lavoreranno per consentire ai meno giovani rimasti disoccupati di maturare i requisiti previsti dalla riforma Fornero accedendo così al pensionamento.

Ogni intervento strutturale relativo a pensione anticipata 2014 e previdenza verrà comunque inserito all’interno della prossima Legge di Stabilità: difficile che vi possa trovare posto l’ipotesi Damiano che comunque rimane in piedi.

Pensione anticipata 2014, riforma PA e ponte per gli over 55: Poletti studia la manovra post riforma Madia



Come accennato in apertura, all’indomani della riforma Madia che ha cancellato alcuni provvedimenti originariamente contenuti nella riforma della PA è tornato a parlare il ministro Poletti, sicuro di come il governo riuscirà nell’intento di costruire un ponte pensionistico in grado di assicurare il pensionamento ai lavoratori meno giovani rimasti senza impiego. Di certo non sarà facile, soprattutto considerati gli stringenti requisiti dettati dalla riforma Fornero: l’idea è quella di concedere una sorta di pensione anticipata già in questo 2014 a tutti coloro che rientrino all’interno di una certa soglia anagrafica, ma su questo punto non si hanno certezze. Dopo che la manovra Madia ha cancellato dalla riforma PA la norma che statuiva la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede al pensionamento a quota 62 anni è comunque importante che il provvedimento di Poletti vada in porto: quello del ponte pensionistico costituisce infatti un buon compromesso in vista di un intervento strutturale che abbraccerà pensione anticipata 2014 e previdenza che il governo inserirà nella prossima Legge di Stabilità. In quell’occasione il sistema pensionistico verrà profondamente rivisto anche in considerazione di quanto previsto nel DEF: tante le ipotesi al vaglio, in primis quella presentata dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano.

Pensione anticipata 2014, proposta Damiano sempre in piedi



Parlando di pensione anticipata 2014 e di riforma della previdenza non è possibile omettere come l’unica proposta formalizzata sia quella di Cesare Damiano: l’ex ministro vorrebbe una pensione anticipata fissata per tutti a 62 anni di età più 35 di contributi (con il lavoratore chiamato a scontare delle penalizzazioni proporzionate all’età alla quale decide di abbandonare l’impiego) o in alternativa a quota 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Il problema di questa proposta, l’abbiamo sottolineato più volte, sta tutto nelle coperture economiche che l’INPS quantifica in oltre 45 miliardi di euro. Ultimamente si è fatta strada la possibilità che vengano inasprite le penalizzazioni per ridurre il peso economico della manovra, ma la cosa avrebbe francamente poco senso: uno dei problemi previdenziali più grandi dell’Italia, al di là delle numerose vertenze attinenti specifici casi, sta infatti nell’ammontare dei trattamenti previdenziali, spesso inadeguati ad assicurare un’esistenza dignitosa o comunque serena. Come accennato, sarà la Legge di Stabilità del prossimo autunno a dare delle risposte concrete: e Voi che cosa ne pensate? Sareste favorevoli al ponte pensionistico proposto da Poletti? Accettereste delle penalizzazioni maggiori pur di poter abbandonare l’impiego a partire dai 62 anni d’età più 35 di contributi? Dateci il Vostro parere commentando l’articolo qui sotto!