Facciamo il punto a metà agosto sulle pensioni con Opzione Contributivo Donne e le Pensioni per lavoratori precoci e lavori usuranti: arriverà la proroga per l'Opzione Donna? Se sì, quando? Cosa potrebbe cambiare in merito al pensionamento delle altre due categorie di lavoratori citate? Le ipotesi attualmente allo studio del Governo Renzi sono diverse, come di recente ricordato dal ministro Giuliano Poletti, ma le speranze di vedere concretizzati cambiamenti importanti non sono molte.

Pensioni con Opzione Contributivo Donne, quando le novità dal Governo Renzi?

Si è parlato molto nelle scorse settimane della possibilità di andare in pensione con l'opzione contributivo donne nel 2014, e della speranza di poterlo fare anche nel 2015 e negli anni successivi.

Ne aveva parlato, tra gli altri, il ministro Madia, ma da un giorno all'altro le speranze di vedere attuata la proroga per cui la politica si era impegnata tempo fa, sono svanite nel nulla. E ora, le lavoratrici interessate alla pensione con opzione contributivo donne, si ritrovano di nuovo in alto mare. Come è noto il problema risiede nel meccanismo delle finestre che fa sì che i tempi di invio delle domande siano già scaduti per alcune categorie di lavoratrici, nonostante l'Opzione Donna stessa scada, in linea teorica, solo a dicembre 2015. La possibile proroga al 2018 è saltata, così come la fantomatica estensione dell'opzione contributivo agli uomini (idea interessante, ma in pochi credevano in una sua reale attuazione, e i fatti hanno dato ragione agli scettici).

Non si sa come e quando il Governo Renzi potrebbe procedere al riguardo, ma possiamo senz'altro dire che la Legge di Stabilità è una delle sedi in cui sarebbe possibile ovviare al problema. Ma arriverà solo in autunno, e si spera che il Governo si ricordi prima della necessità di prorogare l'opzione contributivo donne.

Pensioni per lavoratori precoci e pensioni per lavori usuranti: flessibilità e assegno pensionistico anticipato

Da un'interessante intervista di Poletti ecco le ultime prospettive per le pensioni dei precoci e per lavori usuranti nel 2014.

Si tratta di interventi ampi, non esclusivi ma che potrebbero riguardare anche le due categorie. La possibilità di una riforma pensioni orientata alla flessibilità è ancora allo studio del Governo Renzi, ma vi sono due annotazioni da fare: in primo luogo, Poletti continua a ricordare quanto potrebbe essere costosa e quindi la probabile contrarietà della sempre potente (al di là delle chiacchiere) Ragioneria di Stato, in secondo luogo sempre Poletti ha di recente parlato di studio della possibilità di flessibilità in uscita per le pensioni per coloro a cui manca un anno o due per il raggiungimento dei requisiti.

Si tratta pertanto di una possibile riduzione dell'idea originaria di Damiano che intendeva permettere il pensionamento anticipato (con piccole penalizzazioni sull'assegno) anche a maggior distanza dal raggiungimento dei requisiti INPS per la pensione.

Una possibile misura utile per le pensioni dei lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti nel 2014 - 2015 potrebbe essere, ancora una volta, l'assegno pensionistico anticipato ideato da Giovannini e allo studio (in forma modificata) dal ministro Poletti. Quest'ultimo ha confermato da poco che l'ipotesi è ancora sul tavolo, senza tuttavia aggiungere dettagli sulla possibile applicazione. A conti fatti sembra che questa possibilità sia destinata a restare sulla carta, o "allo studio", senza trovare attuazione, a meno di grandi sorprese.