Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito relativo al caso Pensioni Quota 96 Scuola e in generale alla riforma del comparto Istruzione: dopo che nei giorni scorsi il ministro Giannini aveva fatto capire che il tema dei Quota 96 non sarebbe stato affrontato all’interno del CdM in programma oggi, 29 agosto 2014, nella tarda serata di ieri si è diffusa la notizia in base alla quale neanche la riforma dell’Istruzione sarebbe stata presentata all’interno del meeting. Il CdM di oggi sarà dunque esclusivamente incentrato su Giustizia e Sblocca Italia, niente Istruzione o Scuola per ‘evitare che una manovra così importante venga schiacciata dagli altri due provvedimenti’ assicurano dal MIUR.

Ma la verità pare essere un’altra. Stando alle ultime indiscrezioni infatti, sarebbe stato il Presidente Napolitano - che commenta spesso le vicende politiche del paese ma che in questi mesi non ha mai pubblicamente parlato del caso pensioni Quota 96 Scuola né tantomeno della manovra di riassetto dell’Istruzione - a bloccare Renzi convincendolo a rimandare il tutto per ponderare bene alcuni provvedimenti a rischio incostituzionalità. In mezzo ad una marea di ricostruzioni più o meno plausibili c’è comunque una certezza: il governo Renzi ha compiuto l’ennesimo dietrofront, un po’ come fatto a proposito dello stesso caso pensioni Quota 96 Scuola, quando la mattina del voto finale stralciò l’emendamento presentato alla riforma della PA.



Pensioni Quota 96 Scuola, Sblocca Italia, Giannini e CdM del 29 agosto: Napolitano frena Renzi – Rischio Incostituzionalità, troppa prudenza o c’è dell’altro?

Come accennato in apertura, né il caso pensioni Quota 96 Scuola né tantomeno la riforma del comparto Istruzione troveranno posto all’interno dei temi che verranno affrontati nel CdM di oggi, giorno 29 agosto: perché Giannini e Renzi hanno compiuto un dietrofront così clamoroso dopo giorni di martellanti campagne mediatiche? Tante le ricostruzioni: quella ufficiale parla di un CdM che verterà solo sullo Sblocca Italia e sulla riforma della giustizia per far si che il pacchetto Scuola venga presentato più in là all’interno di una cornice creata apposta per la cosa. Le versioni non ufficiali parlano di tutt’altro: sarebbe stato Napolitano in persona a bloccare Renzi suggerendogli di ponderare bene tutto perché alcuni provvedimenti inseriti nel pacchetto Scuola sarebbero incostituzionali. Urge cautela dunque e rimandare il tutto potrebbe essere un’ottima soluzione: secondo altri però il rinvio sarebbe definitivo e dettato dalla mancanza di coperture economiche (servono 1 miliardo e mezzo di euro per finanziare la manovra), stesso problema che ha impedito la chiusura definitiva del caso pensioni Quota 96 Scuola. Prudenza, problema economico o richiamo di Napolitano, per Renzi, Giannini and co. continuare ad annunciare rivoluzioni e provvedimenti salvo poi rimangiarsi tutto può diventare estremamente pericoloso. Venendo più nello specifico al caso pensioni Quota 96 Scuola, quali sono gli ultimi aggiornamenti?

Pensioni Quota 96 Scuola, ipotesi pensionamento scaglionato

Assoldato ormai da tempo che il caso pensioni Quota 96 Scuola non avrebbe fatto parte dei temi discussi nel CdM di oggi, le ultime notizie raccontano di una nuova ipotesi sul tavolo di Renzi e Giannini: l’idea sarebbe quella di pensionare gradualmente tutti i 4mila Quota 96 della Scuola facendo prima uscire i più anziani (che andrebbero in pensione entro la fine del 2014) e nel giro di due anni gli altri, prevedendo come finestra di uscita l’unica concessa dalla legge, ovvero il mese di settembre. Questa misura dovrebbe essere inserita all’interno di un decreto ad hoc da doversi ratificare prima della Legge di Stabilità, ma è ancora presto per dare giudizi certi: e Voi cosa ne pensate? A cosa credete sia dovuto lo slittamento di oggi? Ritenete che il governo Renzi affronterà il caso pensioni Quota 96 Scuola entro la fine dell’anno? Dateci un parere commentando l’articolo qui sotto!