Non poteva essere più esplicita la manifestazione di protesta dei quota 96 tenutasi in Piazza S.S. Apostoli a Roma, proprio nello stesso giorno in cui si è presieduto un importante Consiglio dei Ministri del Governo Renzi. Purtroppo dall'ordine del giorno dell'esecutivo è stato depennato il famoso "pacchetto scuola", ovvero un insieme di misure che dovevano puntare al rinnovamento dell'istruzione pubblica e che nelle speranze dei lavoratori Quota 96 potevano prevedere un avvicendamento intergenerazionale a loro favore.

I quota 96 vogliono una sanatoria per la propria situazione

La richiesta esplicitata nelle sedi più varie è quella di vedere finalmente sanata la propria posizione; nell'ormai lontano 2011 si sono visti esautorare il diritto al pensionamento a causa di una svista all'interno della Riforma Fornero.

Per alcuni lavoratori, tutto questo potrebbe significare fino a 7 anni di permanenza in più sul luogo di lavoro. A scendere in piazza non sono stati solo i lavoratori ATA e gli insegnanti, ma anche i loro familiari (che indirettamente subiscono le conseguenze della situazione), i sindacati e i lavoratori precari. Quest'ultimi infatti attendono ormai da anni l'assunzione definitiva, che in molti casi non potrebbe avvenire proprio a causa del mancato ricambio generazionale.

Le promesse non adempiute dei precedenti esecutivi

Negli scorsi anni il problema dei Quota 96 è stato al centro di un acceso di battito, che ha portato a diverse aperture da parte dei Governi che si sono succeduti. Purtroppo nessuno di questi è riuscito ad attivare una soluzione definitiva.

Il problema è sempre stato quello dell'individuazione delle coperture; in un Paese caratterizzato da un'economia stagnante e da ferrei vincoli di bilancio imposti dall'esterno, diventa sempre più difficile riuscire a trovare le risorse utili a sanare anche le situazioni più emergenziali. Nonostante i numerosi annunci, l'attività parlamentare dell'estate non è riuscita a concretizzare la soluzione tanto attesa da migliaia di lavoratori pubblici che operano nelle nostre scuole.