Il "Piano Giovani" organizzato dalla Regione Sicilia per permettere a numerosi ragazzi al di sotto dei 35 anni di poter svolgere stage o tirocini per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro, si sta rivelando un vero e proprio scandalo per le assurde "figure professionali" richieste dalle aziende, al fine esclusivo di garantirsi manodopera gratuita, incassando anche i finanziamenti previsti dall'iniziativa promossa dall'isola siciliana.

La rivista L'Espresso ha portato alla luce le assurde richieste di tirocini e formazione introdotte nell'ambito del progetto: si va da annunci per sagrestano a quelli come guardapecore. Il progetto era stato introdotto dalla Giunta di Rosario Crocetta per dare un'accelerata all'inserimento nel mondo del lavoro da parte dei giovani che hanno appena concluso gli studi, sia superiori che universitari, fino ai disoccupati e ai non occupati siculi. Con il "Piano Giovani", l'obiettivo era quello di realizzare una serie di tirocini e di corsi di formazione, con la possibilità per i ragazzi di essere assunti una volta finito il periodo di apprendistato. Ma come è stato sfruttato dalle aziende il bando indetto dalla Regione Sicilia?

Il progetto è piuttosto semplice da attuare: collegandosi ad un apposito sito, i datori di lavoro possono inserire i loro annunci rivolti a tirocinanti, specificando il tipo di lavoro e le mansioni che dovrebbero svolgere. I ragazzi che sono interessati ad un determinato annuncio, possono inviare una segnalazione e sperare di essere contattati. Fin qui, una bella iniziativa finanziata dalla Regione che per questo "Piano Giovani" ha stanziato circa 20 milioni di euro: ma lo scandalo avviene quando si vanno a leggere le richieste di tirocinio.

Ci sono mestieri incredibili per i quali è chiesto uno stage o un corso di formazione: si parte dal cameriere, si passa per gli addetti alle ricariche di distributori automatici e si finisce agli "scavatori manuali" (non si capisce di cosa) e ai guardapecore o ai comici. In alcuni casi ci sono anche delle aggiunte discriminatorie e contrarie alla legge, come la precisa richiesta di "bella presenza", oppure la preferenza per il sesso maschile o femminile. Questi sono mestieri per i quali appare assurdo richiedere un tirocinio, al termine del quale, nella maggioranza dei casi, quasi nessun giovane viene assunto. Le aziende, una volta pubblicato il bando del "Progetto Giovani", hanno ben pensato di inserire offerte di corsi di formazione e stage di tutti i tipi perché gentilmente pagati dalla Regione. Infatti, i tirocinanti guadagnano 500 euro al mese, versati dalla Regione Sicilia, che dà ai datori di lavoro anche un contributo di 250 euro mensili. Ed ecco che, in un attimo, numerose ditte si trovano ad avere manodopera di tutti i tipi - è proprio il caso di dirlo - gratuita e ricevendo anche un pagamento mensile.

Questo scandalo degli "assurdi" tirocini siciliani segue l'altro scoppiato in Sardegna e denunciato anch'esso da L'Espresso, in cui si offrivano corsi di formazione con orari da "schiavi" ai ragazzi e anche in questo caso per mestieri improponibili. L'unica differenza, è che in Sardegna la Regione non versava soldi ai datori di lavoro.