L'opzione donna con metodo contributivo è diventato un po' il tormentone dell'ultimo periodo. Dopo l'intervento dell'onorevole Gnecchi del Partito Democratico, sono molte le donne che confidano che il Governo Renzi possa al più presto concedere una proroga. In particolare vogliamo qui elencarvi le dieci buone ragioni che dovrebbero portare il Governo Renzi ad estendere l'opzione contributivo donne, per farlo, utilizzeremo un circostanziato rapporto (Previdenza Pubblica- diritto delle lavoratrici all'accesso alla pensione con il sistema contributivo) di Daniella Maroni, fondatrice del Comitato Opzione donne, in cui si parla delle vicende conseguenti al diritto di accesso alla pensione contributiva sancito dalle lavoratrici donne dalla legge 243 del 2004.
Nel rapporto si fa altresì riferimento alla successiva circolare Inps in cui si restringe il campo della sua applicazione precludendo così l'esercizio del diritto alla pensione a migliaia di donne che avevano confidato nell'opzione donna per uscire anticipatamente dal mercato del lavoro. Ad oggi, purtroppo, nonostante le azioni promosse a livello politico e le proteste delle donne poco si è fatto per risolvere questo en passe istituzionale, per questa ragione ci sembra importante elencarvi le dieci buone ragioni, lo faremo parafrasando le parole di Daniella Maroni, che potrebbero far riflettere sulla proroga dell'opzione donna:
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Con la proroga si farebbe giustizia e si risolverebbe un errore palese
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Si eviterebbero tutti i contenziosi delle donne ingiustamente escluse
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Si potrebbe dare una risposta concreta a tutte quelle donne che hanno perso il lavoro e che preferirebbero , essendo senza stipendio e senza salvaguardia alcuna, usufruire di un assegno più leggero oggi rispetto al dover attendere altri 8 o 9 anni prima di poter accedere alla pensione
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Si potrebbero finalmente liberare posti di lavoro per i giovani sia nel settori privato che pubblico
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Nella PA si potrebbero effettuare importanti e proficue riorganizzazioni, si potrebbero ridurre posti da dirigenti introducendo magari più funzionari quadri, riducendo la spesa per il personale
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Si potrebbe mandare in pensione personale stanco senza spendere nulla in incentivi per favorirne l'uscita, ma anzi, applicando un metodo contributivo, risparmiando risorse
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Si lascerebbe alle persone la giusta libertà di scegliere della propria vita e molte rinuncerebbero ad una quota importante di pensione pur di accedere alla pensione anticipata
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Si avrebbe un'importante ricaduta sociale, le donne andando in pensione prima potrebbero tornare utili ai figli, ai nipoti e agli anziani
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Si otterrebbero risparmi concreti per 22 anni, stimabili in 1079 milioni di euro.
L'ultimo punto lo riportiamo fedelmente perché ci sembra perfetto come conclusione del nostro articolo,
10. Si tratterebbe di una scelta lungimirante e di largo respiro , sintomo di una BUONA POLITICA !.