E linee guida sulla Riforma della Scuola furono: ieri, mercoledì 3 settembre 2014, è stato pubblicato in rete un documento digitale di 136 pagine dal titolo "La Buona Scuola" consultabile sul sito passodopopasso.italia.it dei mille giorni del governo Renzi. Con "La Buona Scuola", le linee guida sulla Riforma della Scuola, dopo l'andirivieni di annunci e rinvii, sono finalmente giunte in porto. Si tratta di un piano "eccezionale" i cui contenuti saranno discussi pubblicamente dalle parti in causa, mondo della scuola e Istituzioni, a partire da lunedì 15 settembre e fino a sabato 15 novembre: dal prossimo gennaio, il Governo Renzi adotterà, in ragione del confronto, i provvedimenti attuativi.

Tra i capisaldi de "La Buona Scuola" spicca l'intenzione dell'esecutivo Renzi di risolvere in via definitiva la questione del precariato nella scuola procedendo da settembre 2015 all'immissione in ruolo di tutti i precari storici e di tutti i vincitori e gli idonei del famigerato concorsone del 2012, per un totale di circa 150mila assunzioni.

La Buona Scuola: Riforma Renzi-Giannini, questione precari, 150 mila assunzioni, coperture

Il libretto rosso digitale "La Buona Scuola" è introdotto da un videomessaggio di Renzi con cui il Premier illustra il 'piano-patto educativo'. Il documento è reperibile sul sito passodopopasso.italia.it dei mille giorni del governo ed è composto di 12 punti sul merito della Riforma.

I 12 punti sono in sostanza le tanto attese linee guida e, come sottolineato dal Premier, saranno oggetto di discussione tra le parti sociali nei prossimi due mesi. Renzi sottolinea, dopo aver rassicurato che la "rivoluzione" nella scuola arriverà entro un anno, l'importanza di tutto questo: non si tratterà di una riforma come tante, calata dall'alto, ma piuttosto un patto educativo "perché, ed e' questa la sostanza dell'intero pacchetto, occorre ripartire dalla scuola per far ripartire il Paese".

Il Presidente del Consiglio passa poi ad elencare alcuni punti cardine della Riforma: "basta ai precari e alla 'supplentite', ma ci vuole anche il coraggio di dire che gli insegnanti vanno giudicati e che gli scatti di stipendio devono essere ponderati sul merito e non sull'anzianità". Quello presentato con il documento digitale di cui sopra, e introdotto dal videomessaggio di Renzi, è un piano ambizioso ed eccezionale.

E proprio in ragione della sua eccezionalità assisteremo a una deroga al canale di reclutamento "standard", quello del concorso, per cercare di smaltire le GaE mentre dall'anno scolastico 2016/2017 si tornerà in via esclusiva al reclutamento tramite concorso. Quanto alle coperture economico-finanziarie, i 3 miliardi indicati nelle linee guida della scuola per stabilizzare i quasi 150mila insegnanti precari arriveranno dalla spending review. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, nel corso della quale ha aggiunto che "il percorso legislativo sarà molto lineare: il primo strumento sarà la Legge di stabilità per la messa a regime della prima tornata di assunzioni dopodiché arriverà un decreto legge a inizio 2015".