Il piano di Matteo Renzi, espresso nel progetto 'La Buona scuola', prevede una riforma non da poco: l'assunzione di circa 150.000 precari! La sua idea è di svuotare le graduatorie, in modo che il sistema di reclutamento della Scuola possa ripartire da zero. Le 150.000 assunzioni mirano a coprire 50.000 posti attualmente liberi, potenziare l'offerta formativa con circa 20.000 docenti e aggiungere personale nella scuola primaria e dell'infanzia, penalizzate delle gestioni precedenti. Un progetto ambizioso, da circa 3 miliardi di euro, di cui faranno parte molti precari, ma non tutti.

Chi è incluso e chi escluso? Proviamo a fare chiarezza.

Riforma scuola di Renzi: chi sono i precari assunti?

Il testo afferma che a partire dal prossimo anno scolastico, saranno assunti tutti i precari storici che si trovano iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento, assieme ai vincitori e idonei dell'ultimo concorso docenti (bando del 2012). La somma di questi da appunto circa 150.000 assunzioni, fatte da subito e non in tre anni, come precedentemente detto. Queste immissioni in ruolo serviranno a riparare il problema nato dalla mancata assunzione dei vincitori del concorso scuola 2012, considerato una grave mancanza da parte del Miur. Per non parlare delle graduatorie ad esaurimento, un fardello che l'Italia si trascina da anni e che non permette un'adeguata programmazione delle assunzioni. L'obiettivo è eliminarle. Sollievo quindi per i precari storici della scuola, per cui potrebbe finire un'odissea che dura da anni. Ma non possono dire la stessa cosa i nuovi precari, quelli appena iscritti nelle liste ad esaurimento che si trovano nelle Graduatorie d'Istituto per le supplenze temporanee. Questi non solo non vengono assunti a tempo indeterminato, ma dovranno affrontare un concorso che sarà bandito ogni tre anni e metterà a disposizione 40.000 posti tra il 2016 e il 2019. Chi non sarà inserito in organico resterà iscritto nelle Graduatorie d'Istituto e impiegato per gli incarichi che i nuovi organici funzionali non saranno in grado di coprire, sempre se abilitato. La prima e la terza fascia, in cui si trovavano gli iscritti in GaE e i non abilitati, verranno eliminate. Insomma, l'unica possibilità di lavorare nella scuola arriverà dal concorso e da una successiva abilitazione. Bisogna dire che, superata la prima fase, dei benefici del progetto ne godranno tutti. A voi piace questa soluzione? Se no, perché? Lasciate un commento e continuate a seguirci per restare aggiornati.