Molti di noi sono già riusciti ad intravederlo nel corso della conferenza stampa tenuta ieri dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi per il programma '#millegiorni': il premier ha mostrato solo per alcuni secondi un volumetto, con le sembianze di un sussidiario, all'interno del quale è scritto il futuro della Scuola italiana. Il suo titolo, 'La Buona Scuola', che campeggia su sfondo rosso, si mantiene perfettamente in linea con quelle che sono le caratteristiche di un libro di testo per le scuole elementari. Forse perchè si tratta solo delle linee guida?
Vediamo quali sono i punti principali di questo volume, il cui contenuto non verrà presentato attraverso una tipica conferenza stampa, ma sarà reso noto domattina, mercoledì 3 settembre, alle ore 10 sul sito passodopopasso.italia.it.
I punti principali sono quelli che, in pratica, sono già stati anticipati ma che, per amore della trattazione, vogliamo rammentare:
- premi stipendiali extra per prestazioni professionali aggiuntive;
- rafforzamento dell'organico funzionale di rete;
- allargamento del numero degli istituti dedicati alla scuola d'infanzia e agli asili nidi;
- ampliamento dello studio della lingua inglese nella scuola primaria;
- collaborazione di sponsor privati e apertura alle scuole paritaria;
- maggiore autonomia nei singoli istituti;
- revisione delle materie che verranno insegnate nei diversi percorsi scolastici;
- potenziamento dell'attività legata agli stage e ai laboratori
Il capitolo relativo alla cosiddetta 'alternanza scuola-lavoro' che non è ancora completamente decollato nella scuola italiana (anzi, a dire il vero, viene attuato solo in una minima parte di istituti professionali) sarà uno dei punti focali della nuova riforma della scuola, anche perchè sta particolarmente a cuore al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L'obiettivo, infatti, sarebbe quello di rafforzare un sistema che permetterebbe, seppur gradualmente, di ridurre l'enorme tasso di disoccupazione giovanile nonchè il grave problema della dispersione scolastica.
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