I temi degni di interesse intorno alla questione pensionistica non sono pochi, le prossime novità del Governo Renzi per il 2015 potrebbero essere orientate verso una pensione anticipata "soggettiva", verso una proroga dell'opzione donna e ad una maggiore flessibilità? Andiamo con ordine e cerchiamo di fare chiarezza sulle questioni che stanno infuocando maggiormente l'opinione politica e pubblica negli ultimi giorni.

Pensione anticipata: potrebbe essere questa la chiave di svolta per il 2015?

Cosa si intende con pensione anticipata soggettiva?

Le dichiarazioni di Vittorio Conti, commissario straordinario dell'Inps, sono quelle che maggiormente chiariscono questo concetto: "raggiunta una certa quota di contributi, si dovrebbe lasciare libertà ai lavoratori di decidere quando andare in pensione. Con le varie riforme abbiamo innalzato l'età lavorativa ed è stato un successo dal punto di vista della sostenibilità finanziaria. Ora si tratta di rendere il sistema più flessibile, perché non tutti i lavoratori sono uguali". Una sorta di pensione anticipata ad personam, dunque, che sia in grado di lasciare libera scelta al lavoratore in base alle sue necessità ed esperienze di vita. Egli potrebbe dunque scegliere se lasciare il lavoro anticipatamente, probabilmente con il metodo contributivo, oppure se restare nel mercato del lavoro fino al raggiungimento dell'età pensionabile attualmente richiesta dalla riforma Fornero.

Certamente il metodo contributivo esteso a tutti o una sorta di pensione anticipata ad hoc potrebbero risolvere, con una sola mossa, molti dei problemi rimasti irrisolti, e che il Governo Renzi trascina da tempo, come quello dei Quota 96, degli esodati e dei lavoratori precoci e usuranti.

Pensione anticipata a 62 anni e flessibilità: Poletti, Damiano e sindacati

Sulla pensione anticipata a 62 anni è intervenuto più volte Poletti che ultimamente è tornato sulla questione precisando che, vista la carenza delle risorse finanziarie, sarà compito del Governo, all'interno della Legge di Stabilità, fare un esame specifico sulle situazioni meritevoli di tutela previdenziale pensionistica.

La pensione anticipata a 62 anni sarebbe quindi accessibile solo ad una ristretta scerchia, quelli che sono maggiormente in difficoltà, tra questi gli esodati. L'idea di pensione anticipata di Vittorio Conti ossia "non stabilire una data di uscita dal lavoro fissa, uguale per tutti", pare sposarsi perfettamente con quanto detto più volte da Cesare Damiano e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

La libertà di scelta di cui si fa promotore Vittorio Conti è la stessa che reclamano le lavoratrici che chiedono l'estensione dell'opzione donna e l'eliminazione della circolare Inps 35/2012.

Opzione donna: boom di domande, donne pronte al ricorso contro l'Inps

Le donne che hanno optato per l'opzione donna fino ad oggi, usufruendo della legge 234/2004, sono moltissime, ma migliaia rischiano di rimanere escluse dopo l'emanazione nel 2012 della circolare Inps sopracitata. Le lavoratrici che si sentono dunque derubate del loro diritto alle pensione e della possibilità di scegliere se ritirarsi col metodo contributivo o meno annunciano ricorsi contro l'Inps. Cosa deciderà di fare il Governo Renzi nella Legge di Stabilità?

Molti confidano che le novità previdenziali per il 2015 possano davvero far parlare di maggiore flessibilità. Quindi perché non puntare ad una pensione anticipata che potrebbe diventare parte di una valutazione soggettiva estesa a tutti e ad una proroga dell'opzione donna?