Opzione contributivo per tutti? Il tema Pensioni 2014/2015 è all'ordine del giorno, gli occhi sono chiaramente tutti puntati sulla Riforma delle pensioni di Renzi e sui tagli richiesti da Cottarelli. In molti si chiedono cosa accadrà e come il Governo potrebbe voler risparmiare. Il timore è che come sempre a rimetterci siano i soliti noti, tra questi certamente i Quota 96 della scuola, gli esodati, i precoci e chi ha svolto mansioni usuranti. Le risorse da reperire entro 3 anni, secondo il commissario della Spending Review, Cottarelli sono pari a 20 miliardi di euro, una cifra considerevole se si pensa che per fare qualsiasi tipo di riforma invece non sarebbe necessario tagliare ma avere fondi da investire.

Stando alle ultime parole di Poletti pare che nella Legge di Stabilità, prevista per ottobre, si cercherà di far qualcosa specie per coloro che hanno perso il lavoro e sono senza reddito, alla mente tornano subito gli esodati. Ma per gli altri? Quali prospettive si aprono? Ancora lunghe ed estenuanti attese o vi è la speranza che si torni a parlare di pensione anticipata per uomini e donne e di prepensionamenti? Al momento attuale l'unica via di fuga dalla riforma Fornero pare essere concessa alle donne, che in massa, gli ultimi dati parlano di un vero e proprio boom di domande, hanno deciso di optare per l'opzione contributivo donne.

Pensione 2014/2015: opzione donna estesa agli uomini?

Di cosa si tratta? Della possibilità concessa alle lavoratrici dipendenti ed autonome che hanno versato 35 anni di contributi di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro, le prime a 57 anni e 3 mesi d'età e le autonome a 58 anni e 3 mesi. Non è però tutto oro ciò che luccica l'assegno contributivo, infatti, penalizza le donne che percepiranno sì la pensione prima, ma a patto di accontentarsi di un assegno più leggero del 25-30% rispetto ad uno calcolato con metodo retributivo.

Nonostante questo moltissime preferirebbero, se il governo concedesse la proroga, utilizzare l'opzione pur di andare in pensione oggi. Gli uomini, invece, cosa farebbero se fosse concessa loro questa opportunità? Si è parlato in passato di estendere l'opzione contributivo a tutti, il disegno di legge della Pa intitolato Repubblica semplice menzionava l'estensione dell'opzione donna anche ai lavoratori dipendenti ed autonomi.

Se fosse realmente questa la soluzione giusta? Certamente vi sarebbero dei vantaggi sia per i lavoratori quanto per lo Stato, eccone alcuni:

  1. Molti uomini potrebbe accettare di avere un assegno ridotto oggi piuttosto che essere completamente senza reddito,

  2. Si risolverebbero diversi en-passe istituzionali

  3. Lo Stato risparmierebbe, nel lungo periodo, elargendo oggi assegni più leggeri

  4. Si svecchierebbe il mercato del lavoro permettendo quel sano turn-over generazionale che consentirebbe ai giovani di accedere finalmente al mercato del lavoro

Se aveste la possibilità di scegliere optereste per l'opzione contributivo uomini?