Non sono purtroppo delle più positive le notizie che riguardano le pensioni 2014 per lavoratori precoci e impieghi usuranti, con il commissario alla spending review Cottarelli che starebbe stilando un piano per tagliare gli assegni previdenziali più alti ed impedire che possano essere stanziate risorse in vista di futuri interventi previdenziali. Se le indiscrezioni sui tagli lineari alle Pensioni venissero confermate si riproporrebbe lo stesso scenario cui si è assistito un mese e mezzo fa, quando i tecnici della Ragioneria si imposero su governo e Parlamento impedendo l’approvazione di una legge.

Adesso non si sta chiaramente parlando di alcuna legge o provvedimento già approdato in Aula, ma qualora il parere di un tecnico, Cottarelli, dovesse imporsi su quello del premier Renzi (assolutamente contrario ad un taglio delle pensioni) lo scenario nella sostanza sarebbe lo stesso. Non solo tagli: Cottarelli vorrebbe anche impedire che venissero investite risorse fresche nel comparto previdenza con buona pace di chi questi interventi li stava allestendo da tempo in vista della Legge di Stabilità. Su tutti il ministro Poletti, che al momento appare disorientato e dunque attento a non incappare in dichiarazioni poco felici: i provvedimenti attinenti pensioni 2014 pro lavoratori precoci e impieghi usuranti che sarebbero dovuti arrivare all’interno della stessa Legge di Stabilità sono dunque a rischio, ma andiamo con ordine facendo il punto della situazione.



Pensioni 2014 lavoratori precoci e usuranti, Cottarelli vs Poletti: tagli alla previdenza, senza risorse stop alla riforma

Come accennato in apertura, da svariate settimane Poletti andava ragionando su possibili provvedimenti in tema di pensioni 2014 per lavoratori precoci e impieghi usuranti, misure non strettamente connesse alle due vertenze ma che avrebbero potuto comunque interessare entrambe le categorie; tra le ipotesi al vaglio di Poletti la possibilità di introdurre l’APA, Assegno pensionistico anticipato, o un ponte o scivolo pensionistico in grado di condurre gli individui disoccupati over 50 sino alla finestra di pensionamento. In linea generale Poletti ha in mente di ridisegnare il sistema previdenziale in modo da renderlo più flessibile e maggiormente aperto alla libera scelta del lavoratore in merito a quando e a fronte di quali condizioni abbandonare l’impiego: ogni possibile manovra sarebbe dovuta arrivare all’interno della Legge di Stabilità, ma le vicende degli ultimi giorni hanno rimescolato le carte in tavola. Renzi ha infatti investito Cottarelli di pieni poteri in vista della stessa Legge di Stabilità, e stando alle ultime indiscrezioni il commissario sarebbe intenzionato a non destinare risorse al comparto previdenziale procedendo addirittura con un taglio lineare degli assegni più alti. Il caso pensioni 2014 per lavoratori precoci e impieghi usuranti potrebbe a questo punto complicarsi irrimediabilmente: la Legge di Stabilità è il provvedimento che certifica il bilancio dello Stato, e se al suo interno non verranno contabilizzate risorse per le manovre connesse a pensioni e previdenza il rischio di trascorrere un altro anno senza alcuna certezza sul proprio futuro previdenziale sarà concreto. A questo punto vorremmo coinvolgervi nella nostra analisi chiedendovi cosa pensate di quanto starebbe accadendo ai vertici di Palazzo Chigi: giudicate scorretta nella forma l’ingerenza di Cottarelli o ritenete che la facoltà di stoppare riforme in preparazione da settimane rientri a pieno titolo nei poteri dei quali Renzi ha investito il commissario? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati sia sul caso pensioni 2014 lavoratori precoci e impieghi usuranti sia sulla riforma della previdenza in generale cliccate il tasto ‘Segui’ in alto a destra.