Prosegue il dibattito in tema di previdenza e pensioni lavoratori precoci: intervenuto nel corso di Porta a Porta, Matteo Renzi ha chiarito alcuni importanti punti sottolineando che non ci saranno tagli alle Pensioni e che Cottarelli continuerà a ricoprire il ruolo di commissario alla spending review fino alla Legge di Stabilità, dopo di che abbandonerà il suo incarico. Renzi ha sottolineato che Cottarelli avrebbe già voluto lasciare il proprio impiego ma è stato lo stesso Premier ha chiedergli di rimanere sino all’approvazione della Legge di Stabilità di autunno, provvedimento che a questo punto diventa uno spartiacque decisivo.
Si perché all’interno della Legge dovrebbero arrivare importanti interventi previdenziali mirati a costruire un sistema più flessibile e meno rigido che ruoti attorno a prepensionamento e uscite anticipate dall’impiego, tutte misure fondamentali per la risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci che sono però messe a repentaglio dallo stesso parere del commissario, più che mai deciso ad imporre le proprie condizioni prima di lasciare. Esaminando quanto detto da Renzi e stando ai programmi presentati in passato da Cottarelli, al momento appare tutt’altro che scontato un placet del commissario in merito ad interventi previdenziali che risultino troppo onerosi per le casse statali, ecco che la riforma su prepensionamento e flessibilità potrebbe essere cestinata.
Se il provvedimento dovesse saltare come unica ipotesi in vista della risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci rimarrebbe l’APA, con Poletti chiamato comunque a dettagliarne il funzionamento.