Prosegue l'animato dibattito sul tema delle Pensioni; il Governo Renzi è chiamato a prendere delle difficili decisioni in vista della legge di stabilità 2015, che dovrà essere presentata entro il prossimo 16 ottobre. Dal punto di vista previdenziale, a fare pressioni sull'esecutivo per vedere riconosciute le proprie ragioni c'è un gruppo trasversale di individui, formato sia da lavoratori disagiati, sia dagli attuali pensionati. Vediamo inseme i principali punti del contendere.
Lavoratori disagiati: esodati, precoci, usuranti, Quota 96 chiedono salvaguardia
Le maggiori pressioni per un provvedimento di salvaguardia arrivano probabilmente dalla platea dei tanti lavoratori rimasti disagiati in seguito alla urgente quanto frettolosa riforma del sistema previdenziale avvenuta nel 2011.
Purtroppo la fretta di "salvare il Paese" dal rischio fallimento ha imposto di operare sul campo della previdenza senza ragionare adeguatamente sulle possibili conseguenze; di fatto si sono venute a creare situazioni molto incresciose, come quelle dei circa 32000 esodati rimasti senza reddito da lavoro o da pensione. Ma tra i casi più preoccupanti si possono annoverare anche i lavoratori precoci e chi ha svolto impieghi usuranti, che si sono visti innalzare il requisito anagrafico di pensionamento, oppure i quota 96 rimasti bloccati tra i banchi di scuola.
Per il momento, l'unica salvaguardia in via di approvazione sembra essere quella dedicata agli esodati. Il Ministro del Lavoro starebbe pensando anche a qualche forma d'intervento per le altre categorie, ma il Premier Matteo Renzi e i tecnici della spending review hanno più volte ribadito che sarà piuttosto difficile riuscire a reperire le risorse utili ad un intervento su larga scala vista la situazione difficile che sta nuovamente attraversando l'economia del Paese.
Presentata una nuova proposta per l'abolizione della legge Fornero
A tal proposito, proprio nella giornata di mercoledì scorso è stata presentata alla Camera dei Deputati una nuova proposta di legge per l'abolizione della legge Fornero. A firmarla è stato il capogruppo del Centro Democratico Nello Formisano, che ha affermato: "era giusto portare in Parlamento le proposte sulla riforma pensioni di una parte consistente del Paese, centomila firma non son quisquilie".
Alla richiesta si è associata anche la Lega Nord, che era già intervenuta sul tema con una proposta di Matteo Salvini: "Noi riteniamo che proposte realmente efficaci debbano passare dall'abolizione della riforma Fornero e dalla realizzazione della flat tax. Con la sua riformetta tutto fumo, Renzi condanna ancora una volta il Paese già piegato dalla disoccupazione".
Allarme da CER e CUPLA: pensionati sempre più poveri
Nel frattempo giunge un nuovo allarme dalla platea di coloro che sono già riusciti ad accedere alle cure dell'Inps. Secondo le due associazioni CER e CUPLA i pensionati italiani sarebbero rimasti stremati dall'aumento impositivo e tributario che ha caratterizzato gli ultimi anni di Governo, tanto che il 44% di loro vive in condizioni di semi povertà o di povertà completa. Anche in questo caso si chiede un intervento ai decisori politici, suggerendo la strada dell'estensione del bonus da 80 euro al settore previdenziale e chiedendo di innalzare la no-tax area per i pensionati fino ai 13.000 euro lordi l'anno.