Giannini: una nuova classe di concorso italiano lingua seconda
Potrebbe essere una importante possibilità anche per gli insegnanti di italiano L2 che al momento svolgono la propria attività didattica sopratutto nelle istituzioni scolastiche all'estero o presso scuole private di lingue straniere che organizzano corsi destinati agli stranieri per l'apprendimento dell'italiano. Durante un intervento agli Stati generali della lingua italiana nel mondo organizzata dagli Affari Esteri, il ministro Stefania Giannini ha avanzato la proposta della costituzione di una nuova classe di concorso di italiano come lingua seconda in linea con la ricerca di sempre nuove soluzioni per migliorare l'integrazione scolastica in un contesto classe sempre più multiculturale.
Che la mancata conoscenza della lingua del territorio in cui ci si trova sia un elemento determinante nell'emarginazione e discriminazione sociale è un fatto incontestabile: la possibilità di apprendere la lingua italiana per gli studenti che si trovano nel territorio nazionale è il fattore fondamentale per il raggiungimento dell'inclusione e integrazione sociale e nel contesto scolastico, riducendo fenomeni di abbandono, sempre più forti sopratutto nelle aree del Sud d'Italia. Il ministro Giannini ha considerato la sua stessa proposta una sfida da affrontare: l'introduzione di una nuova classe di concorso per l'italiano come lingua seconda potrebbe essere una valida opportunità per i docenti di italiano L2 non inseriti in nessuna Graduatoria per l'insegnamento della materia.
Durante il suo intervento agli Stati generali, che ricadono in contemporanea con l'iniziativa della XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il ministro Giannini ha messo in luce come la multiculturalità nelle scuole è una problematica che non possiamo più permetterci di non affrontare: "il 10% degli studenti nel nostro Paese sono stranieri - ha affermato il ministro - [...] è giusto legare la cittadinanza all'istruzione, come si era già parlato di uno ius soli et culturae". In base alle dichiarazioni del ministro Stefania Giannini, al momento l'Italia ha fatto molto poco per migliorare l'integrazione linguistica degli immigrati che regolarmente vivono e lavorano in Italia: "L'italiano deve diventare strumento di integrazione per bambini che devono riconoscersi nel nostro Paese, sentirsi italiani come già sono". Questo gli auspici di Giannni con la proposta di introduzione di una classe di concorso ad hoc per l'insegnamento della lingua italiana come lingua seconda: opportunità per i nuovi insegnanti o per coloro che già seguono la carriera con l'insegnamento dell'italiano L2.