Sembra essere scemato il dibattito in tema di pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali e privati: l’ultimo importante passo previdenziale è stata la ratifica definitiva da parte del Senato della sesta salvaguardia pro esodati, ma con la Legge di Stabilità ad un passo ci si attenderebbe ben altro fermento. Dopo i copiosi interventi delle ultime settimane, anche il ministro Poletti sembra essersi eclissato lasciando più dubbi che certezze: il responsabile del Welfare del governo Renzi ha ipotizzato tutta una serie di importanti novità che dovrebbero arrivare a margine della Legge di Stabilità - in primis la norma che prevede la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata 2014 prima dei 62 anni di età -, ma dopo alcuni brevi cenni a nuovi ipotetici strumenti è completamente uscito dal dibattito per occuparsi (almeno stando agli ultimi interventi) dell’art.18 e della riforma del lavoro.
Dall’agosto scorso si parla inoltre di nuove forme di pensione anticipata 2014 e prepensionamento per statali e privati dopo l’approvazione di alcune misure a margine della riforma PA (pensiamo all’abolizione del trattenimento in servizio e al prepensionamento d’ufficio fissato a quota 65 anni per certe categorie di impiegati pubblici) ma il dibattito è presto evaporato per via della mancanza di soluzioni concrete. Far sfumare l’opportunità costituita dalla Legge di Stabilità significherebbe rischiare l’ingigantimento delle già delicate problematiche previdenziali con una serie di criticità che a cascata si riverserebbero su quel ricambio generazionale di cui il paese ha un estremo bisogno.