Sale la voce di proteste dei Quota 96, insegnanti e lavoratori ATA che hanno già maturato il diritto al pensionamento secondo i requisiti formali precedenti alla legge Fornero (35 anni di contributi con 61 anni di età, oppure 36 anni di contributi con 60 anni di età). Nonostante ciò, una semplice svista nella redazione della riforma previdenziale ha di fatto esautorato circa 4000 lavoratori pubblici dal diritto al pensionamento, bloccandoli tra i banchi di Scuola per un periodo lungo anche 7 anni. È chiaro che una simile situazione sia stata mal digerita dagli interessati, soprattutto perché sono ormai quasi tre anni che ogni promessa di sanatoria viene vanificata da altrettanti dietrofront o dalle rassicurazioni sul fatto che prima o poi la vicenda troverà una soluzione.

Il problema delle risorse economiche e l'interrogazione della Senatrice PD Laura Puppato

La situazione si trascina da tre anni anche a causa della grave crisi economica nella quale è piombato recentemente il Bel Paese; di fatto la legge Fornero aveva l'obiettivo di mettere in sicurezza i conti pubblici, obiettivo che effettivamente è stato raggiunto, anche se al prezzo di una manovra lacrime e sangue finita sulle spalle dei lavoratori e dei futuri pensionati. Per cercare di porre rimedio, l'ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello della Senatrice Laura Puppato del PD, che si è dimostrata sempre vicina alla causa dei Quota 96; la sua proposta è semplice: "correggere subito l'errore della cosiddetti Q96 della scuola utilizzando i proventi del nuovo metodo internazionale di calcolo del Pil".

L'idea sarebbe quella di sfruttare le risorse provenienti dal ricalcolo del prodotto interno lordo italiano secondo il modello statistico sec2010, visto che per sanare definitivamente tutte le posizioni basterebbero circa 400 milioni di euro dei 2 o 3 miliardi liberatisi con i nuovi conteggi.

Il 10 ottobre 2014 nuova manifestazione di protesta dei Quota 96 con i Cobas Scuola

Intanto i docenti e lavoratori ATA si preparano a scendere nuovamente in piazza, aderendo allo sciopero generale indetto dai Cobas Scuola.

Chiara la posizione dei Quota 96, come si può leggere sullo stesso sito del comitato: "ce ne è abbastanza per raccogliere la proposta degli studenti che hanno già convocato il loro sciopero nazionale, indicendo come COBAS per il 10 ottobre anche lo sciopero generale di tutti i lavoratori della scuola e facendo appello a docenti ed Ata, genitori, associazioni e sindacati per confluire unitariamente nello sciopero e nelle manifestazioni provinciali o regionali che si svolgeranno in difesa della scuola pubblica e dei suoi protagonisti".

Due insegnanti si incatenano per protesta davanti al Provveditorato di Geova

Ma le proteste vanno avanti anche attraverso episodi estemporanei e iniziative personali. Come nel caso dei due insegnanti che negli scorsi giorni si sono incatenati davanti al provveditorato di via Assarotti a Genova, dichiarandosi prigioniere di un errore. L'amarezza dei lavoratori si può facilmente ritrovare nelle loro parole: "è un'esasperazione dopo anni di lavoro e fatica" hanno dichiarato a chi li ha interrogati, spiegando che "non stiamo lottando contro la legge in sé, che è quella che è. Vogliano che sia corretto un errore che la Fornero stessa ha riconosciuto come dovuto alla fretta". Se desiderate rimanere aggiornati sulla vicenda dei quota 96, vi invitiamo a cliccare il tasto "segui" in alto a destra.