Siamo alla farsa, mentre si decide cosa fare sul canone RAI 2015, il cui pagamento in un primo momento era stato previsto nella bolletta elettrica, i sindacati dell'emittente di Stato, Slc Cgil, Snater e Libersind-ConfSal hanno deciso di entrare in sciopero il 12 dicembre 2014, allineandosi in pratica con lo Sciopero Generale indetto dalla Cgil e Uil per i lavoratori pubblici o privati che lavorano indirettamente per servizi pubblici.

Ricordiamo che il Governo Renzi aveva deciso di inserire nella Legge di stabilità il pagamento del canone RAI nella bolletta per la fornitura di energia elettrica, per eludere tutti coloro che non vi hanno mai provveduto negli anni passati e che presumibilmente non avrebbe ottemperato al pagamento nemmeno per l'anno 2015. 

Una specie di "tutti dentro" che prevedeva un recupero di denaro stimato in oltre mezzo miliardo di euro.

L'unico vantaggio per gli utenti e contribuenti del canone RAI che lo hanno sempre pagato, è che l'importo dovuto sarebbe sceso dai 113,00 euro previsti, ai circa 60-65 euro.

Ma vi erano anche degli utenti esentati dal canone RAI 2015, ovvero i proprietari di seconde case che avrebbero ricevuto la bolletta per il consumo di corrente elettrica senza questa tassa che ormai avrebbe cambiato la denominazione di tassa di possesso.

E adesso? C'è chi dice che il canone RAI sarà pagato a gennaio 2015 normalmente, come è sempre stato fatto, per cui chi ha sempre pagato continuerà a farlo, e probabilmente chi lo ha eluso, continuerà a non effettuare il pagamento.

A questo punto i sindacati RAI però si sono stufati.

Dopo il dietrofront del nuovo provvedimento che non è stato più inserito nella legge di stabilità, mentre si è proceduto senza problemi e ripensamenti a cedere la proprietà di Rai Way mettendo in crisi il comparto radiotelevisivo pubblico, le varie sigle hanno indetto lo sciopero RAI per il 12 dicembre 2014.

Cosa potrebbe accadere ancora?

Ad oggi 27 novembre 2014 non ci sono risposte precise in merito, anzi, della questione sembra non si discuta più imminentemente, appare evidente che il governo Renzi non sappia che pesci pigliare in questo momento.

Le risorse economiche che avrà a disposizione il servizio pubblico Radio e Tv per l'anno venturo, sono ignote, eppure alla fine del 2014 manca un mese circa. Come sono messi invece gli utenti? Nulla di fatto, a gennaio 2015 si pagherà il canone RAI come l'anno scorso a meno che non venga deciso diversamente dando nuovamente sfogo ad un'altra farsa.