I numeri parlano chiaro, se il tasso di occupazione è leggermente aumentato, purtroppo è cresciuto anche il numero dei disoccupati. L'ultimo dato parla chiaro, la disoccupazione giovanile è arrivata al 42,9%. Il dato è preoccupante, perché a far aumentare il dato sono i giovani, in una fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Gli studi sulla disoccupazione, che in questi mesi hanno dato il loro numeri non lasciano dubbi, il numero dei senza lavoro non era mai stato così alto dal 2004, e, pare che a diminuire siano anche le persone che cercano occupazione.
Come risolvere il problema disoccupazione
Per i giovani che, terminati gli studi, si ritrovano a cercare lavoro, le porte molto spesso restano chiuse. Per quale motivo? C'è una soluzione? Ci sono colpe? Rispondere a queste domande è davvero difficile, ma se ci fosse maggiore garanzia per i giovani, tutto sarebbe risolvibile. Occorrerebbero diverse riforme, ma una, quella più irgente da fare, sarebbe la riforma del lavoro e la revisione ad alcune leggi, quelle che anziché incentivare i giovani e incoraggiarli, gli tarpano le ali, quelle che spingono gli stessi giovani a lasciare il Bel paese per andare all'estero, a cercare lavoro e riconoscimenti dopo tanti anni di studio. E' impensabile l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, se non si pensa, prima, ad abbassare l'età pensionabile.
E' proprio lo scambio generazionale potrebbe favorire l'inserimento di tanti giovani che non riescono a realizzarsi una volta terminati gli studi universitari, costretti a vivere a casa dei propri genitori. Un'idea per aiutare i giovani sarebbe quello di consentire agli Stati membri dell'Unione Europea di utilizzare un Fondo Sociale che faccia da sostegno ai giovani e alla loro realizzazione.
In alcune regioni se ne sta parlando, ma i fatti tardano a vedersi. Per aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro, gli Stati membri potranno utilizzare un Fondo sociale europeo messo a disposizione, volto ad aiutare i giovani a realizzarsi.