Ultime news sul Jobs Act. Il testo arriva in aula alla Camera dove si riprende la riforma del lavoro che giungerà all'approvazione definitiva con la nuova legge che si pone l'obiettivo - ma sarà davvero così? - di rilanciare l'occupazione attraverso misure radicali che stanno portando ad un drastico cambiamento del mercato del lavoro con conseguente "amputazione dei diritti dei lavoratori". Ad ogni modo, ora la discussione in aula sta affrontando i punti nevralgici del Jobs Act, il cui testo ha raccolto il consenso della maggioranza, motivo per cui non ci dovrebbero essere più opposizioni sul testo medesimo.

L'accordo raggiunto sul provvedimento Jobs Act appare così uniforme da impedire al Governo di chiedere la fiducia al Parlamento come era avvenuto settimane fa a causa dei dissensi manifestati da qualche senatore, il ritiro dei quali non aveva comunque comportato un impedimento al prosieguo della riforma del lavoro.

Proteste tutt'altro che silenziose giungono, invece, da Civati, Fassina e Cuperlo i quali hanno votato l'emendamento Sel per il ripristino dell'art. 18 e continuano a protestare contro le scellerate proposte di Renzi, annunciando nuove battaglie al fine di tutelare i grandi temi in materia di welfare e diritti dei lavoratori.

Quali sono gli emendamenti al Jobs Act?

Le proposte di modifica giunte alla Camera sono circa 150: diversi i partiti che hanno avanzato modifiche al fine di rivedere in un'ottica correttiva la nuova riforma del lavoro, che potrebbe vedere la "luce" entro il 26 novembre come auspicano il premier Renzi ed il ministro Maria Elena Boschi.

Oltre che sulla legge di delega al Governo che sarà approvata dal Parlamento, si discute, altresì, dei decreti legislativi che porteranno ai licenziamenti facili con la nuova modifica all'articolo 18.

Infine, un'ulteriore novità che verrà introdotta con l'approvazione del Jobs Act dovrebbe riguardare la modifica dell'Aspi e mini Aspi, che si ricorda furono introdotte con la legge n. 92/2012, cosiddetta riforma Fornero. L'idea è quella di unificare Aspi e mini-Aspi in un unico ammortizzatore sociale.