Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito connesso a pensione anticipata 2015 e previdenza: a tenere ancora banco è la possibile abolizione della Legge Fornero, con un dibattito che si fa sempre più acceso soprattutto sul fronte sindacale. Se la CGIL ha annunciato a più riprese che sosterrà il disegno referendario della Lega Nord, la CISL ha invece ribadito come lo strumento designato dal partito di Salvini per arrivare a quello che è comunque un obiettivo condiviso ‘non rappresenta la soluzione più idonea’. Certo l’abolizione della Legge Fornero, in merito alla quale la Consulta si esprimerà in primavera, cambierebbe radicalmente le carte in tavola, con la diretta conseguenza che le ipotesi di riforma oggi meno quotate potrebbero tornare in auge.
Come abbiamo avuto modo di sottolineare nel corso di precedenti contributi, una pensione anticipata 2015 fissata a 62 anni è al momento ipotesi poco probabile (in particolare per una questione di sostenibilità economica), eppure un’eventuale cancellazione di quella che è comunque la normativa di sistema del comparto previdenziale potrebbe portare gli attori politici a riconsiderarla: stesso discorso per una pensione anticipata 2015 che passi dal raggiungimento di Quota 100, misura meno complessa da realizzare ma pur sempre abbastanza ‘invasiva’ che in un contesto caratterizzato dal vuoto normativo che verrebbe generato dell’abolizione della Legge Fornero avrebbe di certo terreno fertile. Abolizione o meno della Legge Fornero, l’impressione è che l’istituto della pensione anticipata 2015 subirà importanti manovre di riassetto.