I Quota 96, dopo essere stati in una situazione di stallo per mesi, sembrano intravedere un barlume di speranza per ciò che potrebbe significare la pensione tanto lungamente attesa. Sembrerebbe infatti che Sel sia riuscito a strappare al Tribunale salernitano una sentenza favorevole, che consentirebbe agli esodati il pensionamento a partire dal prossimo settembre. In virtù di queste novità, i Quota 96 prevedono un'altra manovra: la diffida a Renzi.

Quota 96 e le pensioni scuola: la situazione degli italiani

La rivincita legale ottenuta a Salerno dà di fatto un clamoroso schiaffo al tanto odiato decreto Fornero, che ha vincolato tra le mura scolastiche lavoratori aventi diritto alla pensione.

La sentenza, tra l'altro, ha valore immediato, per cui gli insegnanti coinvolti nella causa (42 persone) hanno sbrogliato -per quanto li riguarda personalmente -, un nodo rimasto ingarbugliato per troppo tempo.

Il problema tuttavia è che questi docenti rappresentano un'esigua minoranza, dato che attualmente gli italiani in attesa di uno sblocco sono circa 3.000 lavoratori, tra docenti e personale ATA. L'azione contro il premier mirerebbe proprio all'obiettivo di far sì che gli aventi diritto alla pensione non siano ridotti ad un numero pressoché inconsistente, ma che lasci liberi tutti coloro che stanno ancora legati ad una legge difettosa come a fili di ragnatele. La richiesta è proprio questa: chi possiede i requisiti deve andare in pensione, fine della discussione.

Quota 96 e le pensioni scuola: la situazione in Parlamento

Nel frattempo in parlamento si muove qualche foglia. L'onorevole Airaudo infatti porta avanti l'intenzione di sbloccare la situazione di coloro che dovrebbero interrompere le prestazioni di servizio dal prossimo autunno 2015. La prima pedina è stata rappresentata dall'emendamento consegnato alla legge di stabilità soltanto pochi giorni fa. Adesso si resta tutti col fiato sospeso. Matteo Renzi e i suoi daranno finalmente l'okay? Di sicuro se lo augurano in molti. Staremo a vedere.