Prosegue il dibattito politico sul tema della rigidità previdenziale creatasi con la Riforma Fornero del 2011. In quell'occasione ci si è garantiti la sostenibilità dei conti pubblici grazie all'innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso all'Inps, ma si sono creati anche numerosi casi di lavoratori rimasti di fatto bloccati in una sorta di limbo, senza redditi da lavoro o da tutela di welfare.
Il caso più eclatante (ed anche quello che ha ricevuto maggior salvaguardie fino ad oggi) è quello dei lavoratori esodati. Ma al loro fianco vi è anche un'amplia platea formata da lavoratori precoci, da persone che hanno svolto lavori usuranti, dagli esodati della scuola e anche dai disoccupati troppo avanti con l'età per reinserirsi e troppo giovani per il pensionamento.
La nuova proposta Damiano: pensione anticipata per i disagiati con quota 100
Resta evidente che sanare l'attuale situazione di stallo richiederebbe risorse ingenti per i bilanci pubblici, proprio in un momento nel quale il Paese è tornato ufficialmente in recessione. È a questo motivo che si devono ricondurre i pareri negativi dei tecnici del Mef e della Ragioneria dello Stato sulle tante ipotesi di salvaguardia che sono state messe sul tavolo in precedenza. Al momento il Governo Renzi sembra aver voluto calare il silenzio sulla questione, in attesa che si possa trovare finalmente "la quadra" tra le esigenze dei lavoratori e quelle di bilancio. Ma ad esprimersi è rimasto il Parlamento, che tramite il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, ha proposto una soluzione di mediazione che potrebbe risultare particolarmente idonea alla situazione.
Si tratterebbe di offrire il pensionamento anticipato con Quota 100, dove quest'ultimo valore sarebbe rappresentato dalla sommatoria tra età anagrafica ed anni di contribuzione (ad esempio 60 anni di età e 40 di lavoro). Un meccanismo che permetterebbe anche di non pesare eccessivamente sulle casse dell'Inps.
La Quota 100 piace ai lavoratori, ecco i commenti dei nostri lettori
Che una soluzione di questo tipo possa rappresentare un compromesso accettabile lo dimostrano i numerosi commenti dei lettori ai nostri articoli precedenti sulla pensione anticipata.
G.B. afferma: "quota 100 è un'ottima proposta da attuare subito [...] crea meno danni alle finanze e permette al lavoratore di andare in pensione ad un'età adeguata". A.N. si concentra su di un altro aspetto: "se vogliamo creare occupazione giovanile, bisogna mandare in pensione coloro che hanno maturato gli anni di anzianità".
R.D., infine, riassume il concetto pensato da molti: "40 anni di lavoro sono più che sufficienti per andare in pensione". È chiaro che sulla questione vi è una convergenza d'interessi, anche perché è stato lo stesso Neo Commissario Inps Tiziano Treu a intervenire nuovamente sul problema, chiedendo negli scorsi giorni al Governo Renzi di fare un sforzo per arrivare finalmente ad una soluzione definitiva dopo l'approvazione della legge di stabilità 2015. Come sempre, potete utilizzare i commenti per far sentire la vostra voce sulla questione; se invece volete ricevere tutti gli aggiornamenti su pensione anticipata e quota 100, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto.