Non si placa il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e previdenza: a tenere banco in queste ore sono da una parte l’ipotetica abolizione della Legge Fornero e dall’altra il caso connesso alle Pensioni d’oro, con quest’ultimo ad aver innescato una mole enorme di polemiche e recriminazioni da parte dei cittadini. Partendo da riforma pensioni 2015 e abolizione della Legge Fornero, continuano a proliferare dichiarazioni d’intenti più o meno in disaccordo col disegno referendario portato avanti dalla Lega Nord. Nel mirino della critica l’atteggiamento della CGIL, biasimata per aver appoggiato il referendum promosso dal partito di Salvini, e l’idea stessa di giungere all’abolizione della Legge Fornero tramite lo strumento referendario, giudicato troppo semplicistico per ‘risolvere una situazione invece molto complessa’.

In tema di riforma pensioni 2015 e pensioni d’oro continua invece a montare la polemica riferita all’ormai famosa sparizione di quattro righe contenute nella Legge Fornero che imponevano un deciso tetto alle stesse pensioni d’oro: rabbia e indignazione sono esplosi sul Web, con Twitter mezzo designato dai cittadini per consegnare alla Rete polemiche e recriminazioni che ad onor del vero paiono più che condivisibili. In un momento in cui le keyword adottate da Renzi sembrano essere risparmio, Spending Review e crisi economica, assistere ad una situazione per la quale oltre 160mila individui potranno salutare la carriera lavorativa con più di 36mila euro al mese di pensione appare quanto meno fuori luogo.

 

Riforma pensioni 2015 Renzi, abolizione Legge Fornero e pensioni d’oro: rabbia e polemiche - Twitter lo strumento tramite il quale farsi sentire

Come accennato in apertura, non accenna a placarsi il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e previdenza: da una parte la possibile abolizione della Legge Fornero, dall’altra l’eliminazione del tetto alle pensioni d’oro, in mezzo la rabbia di cittadini e contribuenti che si vedono sfilare dinnanzi l’ennesima ingiustizia. Partendo da riforma pensioni 2015 e abolizione della Legge Fornero, bisogna sottolineare da un lato l’intervento del leader dell’Idv Ignazio Messina - ‘Se la Camusso ritiene che il referendum sia la via migliore per abolire la Legge Fornero perché non ne promuove uno invece di appoggiare la Lega Nord’- dall’altro quello di Paolo Tramonti della CISL: ‘Il sindacato deve proseguire la sua iniziativa sui luoghi di lavoro e nel territorio - ha sottolineato in particolare il responsabile della CISL per la Calabria parlando di riforma pensioni 2015 e abolizione della Legge Fornero - bisogna promuovere la piattaforma finalizzata ad aprire una vertenza con il Governo Renzi, la Legge Fornero va modificata’. Insomma, tutti d’accordo sul modificare o abolire la Legge Fornero ma non tutti inclini ad appoggiare il referendum della Lega Nord: certo l’abolizione della riforma dell’ex ministra aprirebbe scenari economici imbarazzanti - grazie alla stessa Legge sono stati messi a bilancio oltre 80 miliardi di euro sino al 2021 - per non parlare del fatto che si renderebbe necessaria un’immediata riforma delle pensioni 2015 che vada a coprire la vacatio legis che si andrebbe a creare. Staremo a vedere.



Polemiche e rabbia continuano invece a propagarsi in merito al caso connesso alle pensioni d’oro, con la cancellazione del tetto previsto nella stessa Legge Fornero a tenere ancora banco. ‘Io lavoro e devo pagare tutto e alla fine però avrò una pensione da fame come chi non ha fatto nulla, qualcosa non mi torna’ scrive fra i tanti @giubar su Twitter commentando la situazione per la quale in 160mila andranno in pensione con 37mila euro al mese e assegni pari al 120% dell’ultimo stipendio quando la riforma Fornero, nelle ormai famose righe scomparse, prescriveva una quota massima dell’80%. Adesso si  chiede a gran voce il ripristino di un tetto limite: se desiderate seguire i futuri gli aggiornamenti vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo.