Il tema della riforma Pensioni 2015 è sempre molto caldo. Negli ultimi tempi anche i partiti dell'opposizione si stanno muovendo per dare delle soluzioni ad un Governo Renzi che pare non riesca a gestire, o non vuole gestire, l'argomento sulla previdenza riguardante la pensione anticipata e aumento o adeguamento del vitalizio a tutti i pensionati che guadagnano un importo inferiore ai 1000 euro. Più che aumento del vitalizio, si potrebbe infatti parlare di una rivalutazione previdenziale visto che prima della moneta Euro l'importo pensionistico era stato adeguato all'inflazione aumentandolo fino a 1 milione di lire, ma che poi non è più stato adeguato nel corrispettivo in euro seguendo sempre l'aumento dei prezzi di mercato.

Un tema molto importante soprattutto per il fatto che agli immigrati viene dato un sostentamento di ben 900 euro al mese (30 euro al giorno) e gli italiani si sono sentiti presi in giro ed esclusi dallo Stato. Le soluzioni sono molteplici ma quella più in voga è sicuramente quella del taglio delle pensioni d'oro: soluzione perseguita ma successivamente abbandonata per via di un pronunciamento della Corte Costituzionale. Secondo Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia, tale decisione di non continuare a seguire questa idea sarebbe perché alcuni membri della Corte Costituzionale avrebbero queste famigerate pensioni d'oro e proprio per questo motivo tale soluzione non sarebbe stata accolta.

Oltre a questo, esiste anche la proposta di Treu sulla Mini-Pensione: un prestito per chi ha diritto alla pensione anticipata da parte dell'INPS. Tale importo andrebbe poi restituito tramite piccole rate sulla regolare pensione che si acquisirà. Ma di tutto questo il Governo Renzi sembra non volerne sapere, anzi, nella nuova Legge di Stabilità è stato perfino inserito un aumento della tassazione sui fondi previdenziali privatizzati dall'11 al 20% che provocherà una riduzione del rendimento netto riconosciuto ai lavoratori.

Sicuramente, lo stop del vitalizio ai politici dal 2012 è stato un primo assaggio di come si potrebbe procedere senza intaccare i saldi dello Stato, nonché l'imminente abolizione della Legge Fornero dove però è necessaria la collaborazione di tutti i partiti.