"Abolizione riforma pensioni Monti/Fornero come il debito pubblico degli anni '80: molto popolare ma farebbe moltissimi danni per futuro Italia"; lo ha scritto ieri sul social network Twitter il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, di Scelta civica, commentando le dichiarazioni del segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ha annunciato di voler appoggiare il referendum abrogativo proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini per l'abrogazione della riforma Pensioni del governo guidato dall'ex premier Mario Monti (fondatore di Scelta civica) che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero.
Riforma pensioni 2014-2015, Della Vedova (Scelta civica): no abolizione riforma pensioni Fornero
"Io penso - ha aggiunto il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova in un comunicato stampa contro l'abolizione della riforma pensioni Fornero - che qualunque sia la decisione che la Corte Costituzionale prenderà in ordine all'ammissibilità del referendum, il Governo Renzi - ha sottolineato l'esponente di Scelta civica - abbia il dovere e l'interesse di difendere la riforma che più rappresenta sui tavoli europei e internazionali - secondo l'esponente del Governo Renzi che difende la riforma pensioni Fornero - la garanzia dell'impegno italiano sul fronte del rigore finanziario e rende credibili e non sospette - ha sottolineato il sottosegretario Della Vedova (Sc) - le richieste di flessibilità delle politiche di bilancio per favorire gli investimenti e la crescita".
Riforma pensioni 2014, Romano Prodi: fermare l'emigrazione di giovani e pensionati
E mentre si continua a discutere di riforma pensioni, con le diverse proposte, tra le altre su cui è aperto il confronto, di pensione anticipata a 62 anni e l'aumento delle pensioni minime, i pensionati continuano a soffrire una difficile situazione vedendo ridurre sempre di più il loro potere d'acquisto e di possibilità al sostegno ai familiari in questo particolare momento di crisi economica e occupazionale.
Pensionati che non riescono più in molti casi a svolgere il ruolo di "ammortizzatore sociale" tradizionalmente svolto e che per vivere meglio vanno all'estero alla ricerca di posti dove la vita costa meno. Pensionati che emigrano all'estero come i giovani per la mancanza di lavoro e opportunità. Lo ha sottolineato l'ex premier Romano Prodi in un'analisi proposta oggi (lunedì 10 novembre 2014) in prima pagina sul quotidiano romano Il Messaggero.
"Si avvicinano ai 400.000 le pensioni pagate dall'Inps all'estero", ha spiegato Romano Prodi aggiungendo: "Pensionati che vanno a vivere all'estero - ha detto l'ex premier di centrosinistra - alla ricerca di un clima più mite, di costi della vita più abbordabili e di un regime fiscale più favorevole".
Legge Stabilità 2015, tagli, patronati, pensioni: ultime notizie dall'Argentina
Nel tentativo di scongiurare i tagli previsti nella Legge di Stabilità 2015 del Governo Renzi, i patronati italiani di Buenos Aires (Argentina) hanno promosso una iniziativa per spiegare alla stampa e all'opinione pubblica sia le attività svolte in favore dei tanti connazionali - giovani in cerca di lavoro, lavoratori e pensionati - presenti in Argentina sia la "gratuità di tali servizi".
"Cosa rappresentano all'estero i patronati? Un ponte tra la pubblica amministrazione, lo Stato e i cittadini italiani", ha sottolineato durante la conferenza stampa Micaela Bracco, responsabile dell'Inas, uno degli organismi del Cepa, che raggruppa quasi tutti i patronati sindacali (Inas, Inca e Ital) e le Acli presenti in Argentina.