Per quanto riguarda le questioni connesse alla riforma Pensioni, il governo Renzi ha lasciato in sospeso alcune questioni fondamentali come l'annosa vertenza dei cosiddetti Quota 96 e il problema dei lavoratori cosiddetti "precoci". Le news di oggi 7 novembre parlano di un intervento in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati dell'on. Giacobbe del PD che ha sottolineato come il governo Renzi abbia completamente dimenticato, nel momento della stesura del disegno di legge di stabilità, alcune importanti questioni riguardanti la materia previdenziale.
La richiesta è quella di lavorare ad emendamenti sulla questione dei Quota 96, dei lavoratori "precoci", della previdenza complementare, del taglio ai fondi per i patronati.
Riforma pensioni governo Renzi, news 7/11: possibilità di emendamenti per Quota 96 e precoci
L'intervento dell'on. Giacobbe è stato piuttosto duro e ha sottolineato come il governo Renzi non abbia proprio preso in carico nessun provvedimento in vista di una vera riforma delle pensioni. La rappresentante del PD ha fatto notare come esista una Nota integrativa al disegno di legge sul bilancio per l'anno 2015 che richiamava il governo ad agire sulla materia previdenziale, cosa che Renzi ha preferito non fare. E così l'idea sarebbe quella di inserire emendamenti all'interno del disegno di legge di stabilità per affrontare definitivamente la questione dei Quota 96 della scuola, una delle categorie più penalizzate dalle storture della legge Fornero, e dei lavoratori precoci di cui, praticamente, non si parla più.
Riforma pensioni governo Renzi, news 7/11: pensione integrativa e tagli ai fondi per i patronati
Ma l'intervento della deputata PD ha affrontato anche altre questioni che riguardano la previdenza. Si tratta delle famose misure per la previdenza complementare e in vista del taglio dei fondi ai patronati. La Giacobbe sembra fare eco alla protesta dei sindacati di alcuni giorni fa: in primo luogo critica l'aumento della tassazione dall'11 al 17% per quanto riguarda i fondi pensionistici privati, il cosiddetto "secondo pilastro", tale provvedimento rischia di mettere a serio rischio non soltanto la previdenza complementare ma anche il futuro pensionistico di chi è giovane oggi e riceverà un assegno in futuro basato soltanto sul calcolo contributivo; in secondo luogo viene fortemente criticata la riduzione degli stanziamenti per i fondi previsti per i patronati e i centri di assistenza fiscale. Anche su questi punti, l'on. Giacobbe è chiara: è necessario intervenire, in sede di discussione parlamentare, attraverso emendamenti e correzioni.