Non si esaurisce il dibattito in tema di pensione anticipata 2015 e prepensionamento: dopo l'approvazione in Senato e il conseguente rientro alla Camera, il ddl Stabilità è ormai ad un passo dalla definitiva conversione in legge, con buona pace di quanti rinvenivano nel provvedimento una buona occasione per poter procedere al riassetto del comparto previdenza. La moltitudine di questioni da dover trattare e l'enorme carico di polemiche che ne sta segnando ogni fase di valutazione mostrano una realtà ben definita: il ddl Stabilità non era il giusto strumento tramite il quale prevedere nuove forme di pensione anticipata 2015 o nuovi requisiti di accesso all'istituto.

Ecco che questi 'obiettivi previdenziali' verranno ad essere perseguiti nel 2015 tramite una manovra che a questo punto non può e non deve essere rimandata per tutta una serie di ragioni. Scendendo più nel dettaglio, la pensione anticipata 2015 potrebbe prevedere il ricorso ad una Quota 100 (ipotesi targata Damiano) o una sorta di integrazione dei meccanismi di funzionamento che deriverebbe dall'introduzione dell'APA, strumento fortemente voluto da Poletti e Treu che però l'ha ribattezzato con un altro appellativo (Mini-Pensione). Ogni manovra relativa a pensione anticipata 2015 e previdenza si svolgerà comunque sotto gli occhi vigili del ministro Padoan, che ha già rimarcato la necessità di perseguimento di un impatto zero sui conti statali.



Pensione anticipata 2015, ddl Stabilità, Quota 100 e APA: Damiano, Poletti, Treu e Padoan - Decisivo l'anno che verrà

Altri 130 emendamenti da valutare e circa 48 ore di attesa, dopo di che il ddl Stabilità diverrà legge a tutti gli effetti. Complice il complicato meccanismo navetta, il testo del provvedimento è tornato all'esame di Palazzo Chigi dopo l'approvazione del Senato: chiuso il capitolo Legge di Stabilità il governo potrà accogliere l'arrivo del 2015 con maggiore serenità, un anno che dovrà segnare la svolta specie sui fronti previdenza e pensione anticipata 2015. Da questo punto di vista, il 2014 lascia in eredità un buon numero di soluzioni su cui si lavorerà nei prossimi mesi: le ipotesi di riforma più profonde recano la firma del presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che da un lato propone la Quota 100 (soglia che deriverebbe dalla somma tra età anagrafica e contributiva) e dall'altro vorrebbe un'uscita per tutti fissata a 62 anni di età più 35 di contributi o a 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica: 'Siamo soddisfatti [...] ora ci aspettiamo che il Governo voglia presentare una proposta per garantire maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori che hanno perso il posto, ma non hanno raggiunto i requisiti previdenziali' ha chiosato lo stesso Damiano riferendosi ai lavori di approvazione del ddl Stabilità ormai prossimi alla chiusura. Volessimo suddividere le varie ipotesi di riassetto della pensione anticipata 2015 in riformiste e conservatrici le tesi Damiano farebbero senz'altro parte del primo gruppo: nel secondo possiamo invece collocare le soluzioni studiate dal ministro Poletti e dal commissario INPS Tiziano Treu, che puntano forte sulla configurazione di uno strumento di supporto ai lavoratori. Stiamo parlando dell'APA o Mini-Pensione, un assegno anticipato pagato in parte dall'INPS in parte dallo Stato che sosterrebbe quanti decidano di abbandonare in anticipo l'impiego (almeno due o tre anni prima della naturale scadenza): sebbene sia nettamente preferibile la via riformista, ogni manovra su previdenza e pensione anticipata 2015 si svolgerà sotto lo sguardo severo di Padoan, che ha già sottolineato come l'Italia non possa permettersi di alzare il monte spese previdenziale. Staremo a vedere, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo dell'articolo.