All'indomani dell'approvazione in Senato della Legge di Stabilità e ormai prossimi all'approvazione definitiva del Testo alla Camera alcune considerazioni in merito alla riforma delle Pensioni di anzianità e di vecchiaia vanno fatte. Le novità che dovranno essere discusse dal governo Renzi a partire dal prossimo gennaio sono diverse; dall'abbassamento dell'età pensionabile all'uscita anticipata per tutti i lavoratori fino ad arrivare all'aumento delle pensioni minime anche se in netto contrasto con il ministero dell'Economia che vuole abbassare il costo del nostro sistema pensionistico.

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha più volte annunciato che è opportuno mettere mani alla riforma delle pensioni il prima possibile anche per evitare che si vada a votare per il referendum abrogativo proposto dalla Lega di Salvini per la cancellazione della riforma Fornero.

Molto probabilmente si tornerà a discutere di quanto è stato inserito nella Legge di Stabilità relativamente alla cancellazione delle penalizzazioni per chi va in pensione prima dei 62 anni con il requisito di aver raggiunto la contribuzione minima. Forse si discuterà anche di incentivare chi va in pensione dopo i 66 anni fino al raggiungimento di massimo 70 anni, proposta che piace molto al Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano. Un'altro provvedimento di cui si parlerà nel prossimo futuro sarà quello dell'uscita dal lavoro al raggiungimento della cosiddetta quota 100, cioè il risultato della somma tra età del lavoratore e anni di contribuzione dello stesso. Altro argomento quello del 'prestito pensionistico' con il quale il lavoratore potrà lasciare il proprio lavoro prima dei 66 anni con un anticipo sulla pensione che dovrà essere restituito una volta raggiunti i requisiti richiesti.

Si potrebbe parlare ancora della possibilità per tutti i lavoratori di lasciare il lavoro prima ma essere considerato con il meno conveniente sistema contributivo. In questa maniera potrebbe nascere la cosiddetta 'staffetta generazionale' che porterebbe ad un conseguente aumento dell'occupazione.

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