Sul delicato tema delle Pensioni torna ad esprimersi il Governo Renzi, attraverso le parole e le riflessioni del Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il membro dell'esecutivo ha partecipato nel corso della mattinata ad una tavola rotonda sul tema della previdenza e del "clash of generations", esprimendo i propri pensieri in merito a quanto è accaduto all'interno dei sistema pensionistico italiano negli scorsi anni. Quello che però forse alcuni non si aspettavano era una presa di posizione così decisa in difesa della Riforma Fornero del 2011, che se da un alto ha reso maggiormente sostenibile il sistema nel suo complesso, ha però creato moltissime situazioni di disagio che ancora oggi sembrano lontane da una soluzione definitiva.

Purtroppo, alla migliore posizione di serenità nel controllo della spesa previdenziale, è seguita la perdita della propria tranquillità per molti lavoratori, proprio a causa delle modalità con cui è stato ristretto l'accesso all'Inps.

Padoan: interventi sulle pensioni necessari per rendere il debito sostenibile

Riguardo alle misure adottate dagli scorsi Governi (a partire da quelle molto restrittive prese dal Governo Monti), Padoan ha affermato che si è trattato di "interventi che accrescono la solidità e la stabilità nel tempo del nostro sistema pensionistico e pongono il debito italiano [...] in una situazione si sostenibilità superiore a quella di altri Paesi". Il riferimento è ovviamente al gruppo dei Paesi Ocse, tra i quali l'Italia spicca per il peso delle incombenze pensionistiche rispetto al Pil.

Resta però altrettanto vero che i recenti irrigidimenti nell'accesso all'Inps sono stati stigmatizzati dagli stessi commissari che si sono succeduti alla guida dell'istituto, come Vittorio Conti e l'attuale Tiziano Treu. Non è neppure un caso se dal Parlamento sono arrivati molti appelli per una soluzione che tenga conto delle necessità dei lavoratori: è solo degli scorsi giorni l'ennesima dichiarazione di Cesare Damiano, Presidente della Commissione lavoro alla Camera, che chiede a Governo Renzi e Parlamento di intervenire nel più breve tempo possibile per approvare una misura strutturale utile ad anticipare il pensionamento di almeno tre anni.

Solo così potranno essere salvaguardati i lavoratori che attualmente vivono condizioni di disagio dovute alle recenti riforme della previdenza.

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