Prosegue il dibattito in tema di pensioni Quota 96 Scuola e previdenza: le ultime concrete novità puntano dritte sulla presentazione di un nuovo emendamento alla Legge di Stabilità a cura di SEL, con i senatori Loredana De Petris e Luciano Uras ad essersi cimentati in interventi piuttosto accorati a sostegno della vertenza. Gli emendamenti di SEL giungono così ad affiancare quelli presentati nelle scorse settimane dal M5S, che in merito al caso Pensioni Quota 96 Scuola conduce una campagna di sensibilizzazione ormai da anni. A completare il quadro l’interrogazione presentata la scorsa settimana dall’On.

Ghizzoni, che rivolgendosi al Ministro Giannini ha fatto intendere come sarebbe molto più ‘economico’ per le casse statali concedere il pensionamento piuttosto che continuare a ‘trattenere in servizio personale ultrasessantenne’. Scadono quest’oggi i termini di presentazione degli emendamenti alla Legge di Stabilità, ecco che a partire da domani inizierà la fase di valutazione dei singoli provvedimenti. L’ora X in definitiva è scattata. Nonostante le speranze di assistere alla risoluzione del caso pensioni Quota 96 Scuola siano ancora ridotte al lumicino la sensazione è che sia stato fatto tutto il possibile per sensibilizzare il governo Renzi: tutti gli attori coinvolti nella vertenza hanno fatto la loro parte, ma se il governo e il Senato non mostreranno un livello di sensibilità più elevato che in passato nulla sarà possibile.



Pensioni Quota 96 Scuola, emendamenti SEL-M5S e Legge di Stabilità: risposte definitive nel corso della settimana

In apertura abbiamo sottolineato gli emendamenti presentati da SEL e M5S, da sempre fra le formazioni politiche più attive nell’adoprarsi in vista di una chiusura positiva del caso pensioni Quota 96 Scuola; la scorsa settimana il senatore De Pretis ha anche incontrato una delegazione di Quota 96 in presidio dinnanzi a Palazzo Madama, sottolineando ‘l’impegno a porre in commissione bilancio al Senato la risoluzione del problema come uno dei punti prioritari per Sinistra ecologia e Libertà’. Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Uras, capogruppo di SEL in Commissione Bilancio, che parlando del caso pensioni Quota 96 Scuola ha ricordato la riduzione del numero di soggetti appartenenti alla categoria: ‘La vicenda ormai riguarda poco più di 2mila lavoratori tra docenti e personale Ata, che nonostante avessero già maturato i requisiti per la pensione all’entrata in vigore della legge Fornero, si trovano da tre anni in una situazione di assoluta ingiustizia'. 'Si tratta di far rispettare un diritto maturato’ ha chiosato Uras. Palazzo Madama ha dunque in mano il destino dei Quota 96 della Scuola, che quest’oggi, tramite la propria pagina Facebook hanno anche lamentato la mancata partecipazione ad eventi e presidi dei 42 professori ‘miracolati’ dalla famosa sentenza di Salerno. Il messaggio è chiaro, c’è bisogno di tutti, e più persone vengono coinvolte maggiore è la speranza che il governo Renzi prenda consapevolezza della necessità di intervento. A prescindere da come finirà in Senato, il caso pensioni Quota 96 Scuola rappresenta una delle pagine più buie della storia della Repubblica Italiana: Renzi non fa che parlare di concetti quali giustizia ed equità sociale, di diritti acquisiti, di stato di diritto, salvo poi non considerare di adoprarsi per far si che queste idee trovino attuazione nella vita di tutti i giorni. Se desiderate rimanere aggiornati sui temi connessi a pensioni e previdenza vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sopra il titolo dell’articolo.