Prosegue senza una soluzione strutturale la situazione di tanti Quota 96 nella Scuola. Stiamo parlando di lavoratori ATA o insegnanti che dovevano ottenere la quiescenza con 36 anni di contribuzione e 60 anni di età, oppure con 35 anni di contribuzione e 61 anni di età. Resta il fatto che al momento solo una parte della platea dei pensionandi è riuscita ad accedere all'Inps, grazie al raggiungimento dei nuovi requisiti di legge oppure per mezzo della legge 104. Sulla parte restante dei lavoratori continuano a sussistere molti dubbi, anche perché secondo i comitati quota 96 le persone da salvaguardare potrebbero essere meno di quello che normalmente si stima.
Proprio per questo motivo i lavoratori hanno scritto una lettera con la richiesta di un nuovo intervento del Miur su questo punto.
I Quota 96 scrivono al Miur e ai membri dell'esecutivo Renzi per ottenere un nuovo conteggio dei pensionandi
Sulla vicenda dei quota 96 i numeri dei potenziali aderenti restano uno dei nodi importanti da risolvere, perché l'eventuale pensionamento è legato alle risorse da portare in copertura per una sanatoria; già in passato dei provvedimenti risolutivi sono infatti saltati all'ultimo momento a causa dell'intervento dei tecnici, così com'è avvenuto ad esempio con un apposito emendamento alla riforma della pubblica amministrazione. Ora i lavoratori hanno scritto al Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini (mettendo in copia i Ministri Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan), chiedendo di procedere ad una nuova verifica dei potenziali destinatari di una salvaguardia.
Il motivo è che molti potrebbero fuoriuscire dal conteggio, preferendo di mantenersi attivi sul lavoro; un evento che in effetti porterebbe ad un'ulteriore diminuzione delle posizioni da salvaguardare, con il conseguente sgravio di ulteriori risorse dell'Inps. I lavoratori concludono spiegando che "la nostra vuole essere una semplice proposta che eliminerebbe equivoci, voci e dati discordanti sulla reale platea degli aventi diritto".
A tal fine, i Quota 96 hanno predisposto anche un esempio di questionario, che nelle loro intenzioni potrebbe essere aperto direttamente sul sito del Ministero dell'Istruzione. In questo modo, si potrebbe mettere fine una volta per tutte ai dubbi e alle numerose ipotesi che circolano riguardo il numero dei potenziali destinatari di una salvaguardia previdenziale dedicata ai dipendenti della scuola pubblica.
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