La legge di stabilità 2015 è ormai stata approvata e con essa il Governo Renzi è riuscito ad ottenere degli importanti risultati sul tema delle Pensioni anticipate. Oltre alla sesta salvaguardia di natura parlamentare dedicata ai lavoratori esodati, il mese di dicembre ha portato la quiescenza anticipata senza penalizzazioni per tutti i lavoratori precoci che riusciranno a maturare i requisiti legge entro il 2017, mentre un'importante misura di equità e giustizia sociale riguarderà il tetto al cumulo contributivo e retributivo delle pensioni d'oro relative ai dipendenti pubblici.
È chiaro che rispetto al passato si può intravvedere una certa inversione di tendenza, anche se per molti questa resta estemporanea e troppo legata a situazioni singole, mentre secondo lo stesso Neo Commissario dell'Inps Tiziano Treu e il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano sarebbe necessario un intervento maggiormente inclusivo, che possa agire in senso strutturale sulla legge Fornero.
Riforma della previdenza, ecco gli interventi correttivi richiesti dai lavoratori per il 2015
Grazie ai commenti apparsi sugli articoli che abbiamo già pubblicato in precedenza, ci siamo fatti ormai un'idea abbastanza precisa di quelli che sarebbero i desiderata dei lavoratori disagiati.
Ricordiamo che le situazioni che restano in attesa di una risposta dalla politica sono diverse: ad esempio, vi è il caso dei lavoratori ATA e degli insegnanti quota 96 della scuola, che vorrebbero far valere la maturazione del proprio diritto al pensionamento risalente al 2011, mentre dovranno accontentarsi di mansioni meno impegnative rispetto all'insegnamento, concesse attraverso il piano denominato #labuonascuola.
Anche le lavoratrici con l'opzione donna in scadenza nel 2015 sono in attesa di sapere cosa sarà del proprio futuro, dopo che l'Inps ha congelato tutte le domande protocollate sino ad ora in attesa di un parere definitivo dal Governo. Resta poi ancora in essere il caso degli esodati che non sono rientrati nella sesta salvaguardia parlamentare, definiti in altro modo dall'Inps come disoccupati in età avanzata.
Si tratta di persone che risultano troppo giovani per poter accedere al pensionamento e troppo avanti con gli anni per potersi reinserire all'interno del mercato del lavoro.
Ancora non abbiamo terminato, perché vi è da rilevare nel 2016 l'introduzione di un nuovo vincolo anagrafico con l'adeguamento degli anni di contribuzione necessari per la quiescenza rispetto alle aspettative di vita della popolazione, un evento che produrrà l'innalzamento dei requisiti per altre quattro mensilità rispetto a quanto richiesto oggi. Per risolvere tutte queste situazioni, i lavoratori auspicano una nuova forma di pensione anticipata che possa agire da valvola di sfogo e riequilibrio strutturale, visto che i criteri previsti dalla legge Fornero sono risultati troppo rigidi per potersi adattare al difficile contesto del mercato lavorativo italiano.
Purtroppo questi buoni propositi si sono sempre scontrati contro i vincoli di bilancio e i dinieghi dei tecnici della Ragioneria dello Stato, chiamati a mantenere i conti in ordine: l'inizio del 2015 sarà finalmente il momento buono per poter arrivare ad un rimedio generalizzato sulle tante situazioni e sui punti critici ancora in corso nella previdenza? Rimaniamo in attesa di conoscere cosa pensate attraverso lo spazio dei commenti, nel quale potete rilasciare le vostre considerazioni in merito. Infine, vi ricordiamo di utilizzare il comodo pulsante "segui" per ricevere gli ultimi aggiornamenti sul tema delle pensioni.