Gli ultimi mesi del 2015 hanno portato a grandi cambiamenti nel campo della previdenza, a partire dall'approvazione della sesta salvaguardia parlamentare per i lavoratori esodati fino alle novità introdotte con la legge di stabilità verso i lavoratori precoci, le pensioni d'oro e i fondi pensione privati. Ultima, ma non per questo meno importante, è stata la notizia della nomina di Tito Boeri alla Presidenza dell'Inps; un evento che per molti è risultato inaspettato visto che Tiziano Treu era succeduto da pochissimo tempo all'ex Commissario Vittorio Conti.

Nonostante queste premesse, resta ancora molto da compiere: i richiami ad una riforma strutturale dell'Inps sono stati molteplici da parte degli ex commissari dell'istituto, ma anche da sindacalisti e parlamentari.

Lavoratori precoci: via libera dalla legge di stabilità 2015. Colpiti fondi previdenziali privati e Pensioni d'oro

Proprio la legge di stabilità ha portato negli scorsi giorni all'approvazione definitiva di una salvaguardia dedicata ai lavoratori precoci, che ora potranno accedere alla quiescenza senza le penalità previste in precedenza dalla legge, purché maturino i requisiti di legge entro il 2017. Su questi ultimi pende però la spada di Damocle dell'adeguamento alle aspettative di vita, che a partire dal 2016 andrà ad aumentare la soglia di accesso di quattro mensilità.

Diverso il caso dei fondi pensione privati, che si vedranno aumentare l'aliquota dall'11,5% al 20% (per le casse dei professionisti si passa dal 20% al 26%), con l'unica consolazione di un credito d'imposta qualora i gestori decidano di investire nel Bel Paese. Mentre nuovi risparmi previdenziali dovrebbero arrivare dai tagli alle pensioni d'oro dei dipendenti pubblici che in precedenza cumulavano ingiustamente i vantaggi del sistema retributivo e quelli del contributivo. 

Pensioni 2015, quali sono i punti in discussione per il prossimo anno?

Il punto della situazione

Come abbiamo anticipato all'inizio dell'articolo, resta ancora molto da fare in tema di previdenza: la nuova nomina di Boeri a Presidente Inps potrebbe porre le basi per un riequilibrio sia verticale che orizzontale del welfare previdenziale, una misura che potrebbe andare a toccare le pensioni d'oro e quelle di importo elevato, generando così le risorse utili a risolvere in via definitiva le tante situazioni di disagio ancora attive.

Si pensi ad esempio alle lavoratrici con opzione donna, attualmente in fase di stallo. L'Inps sta protocollando le loro domande di pensionamento, ma resta ancora in attesa del via libera dal Governo per poterle approvare. Sul piatto vi sono ancora molte altre situazioni in attesa di una risposta, come quella degli esodati non coperti dalla salvaguardia parlamentare, dei quota 96 nella scuola, di chi ha svolto lavori usuranti e più in generale di tutti coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata, ma che non hanno ancora maturato i requisiti necessari per accedere alla pensione. Per tutti servirebbe una forma generalizzata di pensione anticipata, che possa permettere la quiescenza con almeno 3 anni di scivolo rispetto ai rigidi requisiti decisi dalla legge Fornero del 2011.

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