Legge Stabilità, riforma pensioni, lavoro, sindacati accusano il Governo Renzi: 'Irresponsabile'
Sul fronte fisco e tasse novità sono in arrivo per quanto riguarda gi sgravi Irap alle imprese e sul bonus Irpef ai lavoratori dipendenti che sindacati e associazione di categoria oltre che diversi partiti e parlamentari chiedono di estendere anche ai pensionati e agli incapienti.
Cgil, Cisl e Uil - rispettivamente rappresentate da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo - alzano la voce accusano il Governo Renzi: "E' irresponsabile", dicono mentre annunciano l'occupazione simbolica delle sedi delle province contro i tagli del personale per venerdì 19 dicembre, giorno in cui è previsto un nuovo vertice a Palazzo Chigi su riforma lavoro, fisco e pensioni tra i leader dei sindacati, il premier Matteo Renzi e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.
Riforma pensioni e fisco 2015, Cna a Renzi: aumento pensioni minime e bonus 80 euro ai pensionati
"Il 44% dei pensionati italiani, 7,4 milioni di persone vivono in condizioni di semi povertà con un assegno mensile di 1000 euro": a lanciare l'allarme, sollecitando interventi di riforma delle pensioni e del fisco, a partire dall'aumento delle pensioni minime e dall'estensione del bonus fiscale da 80 euro al mese anche ai pensionati, è Giancarlo Pallanti, presidente di Cna pensionati.
"Abbiamo 2,2 milioni di pensioni - ha aggiunto il rappresentante dei pensionati della Cna nazionale - non superiori al livello minimo, che è di circa 500 euro mensili". "Per accorciare le distanze fra la tassazione diseguale sugli stessi redditi da lavoro - ha sottolineato il leader della Cna pensionati Giancarlo Pallanti - la strada maestra è l'estensione anche ai pensionati del bonus fiscale da 80 euro al mese concesso dal governo ai lavoratori dipendenti".
Riforma Pa e pensioni, al via petizione Usb per contratto dipendenti pubblici e prepensionamento
E a proposito di fisco, lavoro e pensioni l'Usb ha lanciato la petizione intitolata "Siamo tutti creditori dello stato"; una iniziativa itinerante in vari luoghi di lavoro che potrà anche essere sottoscritta on-line. Con la raccolta firme l'Usp chiede l'inserimento dei lavoratori pubblici nell'elenco dei creditori della pubblica amministrazione nel contesto della riforma Pa e pensioni 2014-2015 del ministro Marianna Madia (Pd).
"Ci sono 3,3 milioni di creditori verso la Pubblica amministrazione - si legge in un comunicato stampa dell'Usb - sono le lavoratrici ed i lavoratori pubblici, che da cinque anni - viene spiegato - non vedono il rinnovo del contratto. Una perdita pro-capite media di circa 6.500 euro, senza contare gli effetti sulle pensioni e sul Tfr". Le firme raccolta dall'Usb - che punta anche a poter beneficiare di nuove forme di prepensionamento previste nella riforma della Pubblica amministrazione - verranno inviate al premier Matteo Renzi, al ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e al ministro della Pubblica amministrazione e semplificazione Madia.