Il dibattito sull’argomento piùdiscusso negli ultimi tre anni, rimane ancora aperto tra proposte e discussionivarie. Nonostante la nuova Legge diStabilità, deve essere approvata presumibilmente prima di Natale dalla Camera, èstato confermato il bonus di 80 euro riservato ai lavoratori che percepisconobassi redditi, ai pensionati e alle partite iva. Tra le varie proposte avanzatenegli ultimi giorni, l’unico intervento possibile, sarebbe quello riguardante l’abolizionedelle penalizzazioni alle pensioni percepite dai lavoratori che decidono dilasciare il lavoro prima dei 62 anni, nonostante vi è il rischio concreto cheanche questo provvedimento possa slittare per il 2015.
Da non dimenticare che la Legge di Stabilità 2015, contienegià alcune riforme riguardante la previdenza dei lavoratori sottoposti arischio di malattie derivanti dall’amianto, per i quali è previsto unallargamento del Fondo vittime dell’amianto per tutto il triennio 2015/2017. Intanto,continuano ad avanzare le proposte da parte del segretario generale della Uil,Carmelo Barbagallo, il quale sembra favorevole al concetto di flessibilità inuscita anche per garantire la cosiddetta staffetta generazionale con lo scopodi lasciare il posto ai più giovani. Il partito Forza Italia, invece, propone unalegge per intervenire sulle Pensioni minime e per l’applicazione del bonus fiscaledi 80 euro mensili riservato ai lavoratori autonomi, pensionati e tutti coloroche possiedono un reddito inferiore agli 8.145 euro.
Anche il commissario dell’Inps,Tiziano Treu e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dicono la loro. Infatti,secondo le loro ultime dichiarazioni, il Governo sarebbe pronto a valutare lenuove proposte avanzate: uscita anticipata, contributo di solidarietà per lepensioni d’oro, revisione dell’aliquota Inps e aumenti di 80 euro per lepensioni minime.
Queste, le interessanti proposte nonostante la contrarietà delMinistero dell’Economia e delle Finanze e dello stesso Padoan. Come riportato nelquotidiano “Urbanpost”, infine, il presidente della Commissione Lavoro allaCamera, Cesare Damiano, propone un meccanismo di uscita più flessibile per unacorretta risoluzione del problema dei Quota 96, problema contenuto nei decretisulla “Buona Scuola”.