Numerose sono le novità in materia pensionistica che moltiitaliani si aspettano a partire dall’inizio del 2015. Dal prestitopensionistico, all’indice di rivalutazione e al contributo di solidarietà. Sonostate tante le tematiche affrontate in questi ultimi giorni, ma ottenendosoltanto riscontri negativi. La priorità nel 2015 è la risoluzione del noto problemadegli esodati. Infatti, a partire dal prossimo anno, sono previste lepenalizzazioni agli assegni che superano l’importo minimo stabilito. Oltre adun probabile anticipo della pensioneche potrà essere erogato da tutti quei lavoratori a cui mancano 2 o 3 anni allapensione e che, a causa dell’approvazione della Riforma Fornero sono rimastiprivi di copertura previdenziale.

L’importo anticipato, però dovrà essererestituito nel momento in cui il lavoratore inizierà a percepire l’assegno pieno.Per tutti coloro che già usufruiscono dell’assegno previdenziale, l’indice di rivalutazione subirà un aumento dello 0,3 %, tasso che verràapplicato alle Pensioni fino a tre volte il minimo. Quindi, gli assegnipensionistici che nel 2014 erano di importo pari 500,88 euro, nel 2015 sarannodi euro 502,38.

Come già tanti sanno, nella nuova Legge di Stabilità è statointrodotto quel provvedimento che abolisce le penalizzazioni fino al 2017 per i lavoratori che si “congedano” dall’attivitàlavorativa prima dei 62 anni e con il versamento di 42 anni e 6 mesi di contributiper gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne.

Le penalizzazioni, varranno altresì solo per gli assegni chesuperano importi superiori a sette volte il minimo. Le novità che entrerannoassieme al 2015, riguardano anche il cosiddetto contributo di solidarietà applicato alle pensioni d’oro, ovveroquegli assegni che superano 14 volte l’importo minimo. Tali assegni, andrannoincontro a tagli pari al 6 % applicato alle pensioni con importi compresi tra 7.012,32e 10.017,60 euro, al 12 % per le pensioni tra 10.017,60 a 15.026,40 einfine al 18 % applicato alle pensioni che superano i 15.026,40 euro.