Sono giorni intensi quelli che stiamo vivendo su tre frontiestremamente importanti: RiformaPensioni, Jobs Act e Legge diStabilità 2015. Le ultime notizieche giungono dal Parlamento sono altalenanti, soprattutto sul tema della pensione anticipata. Le novitàriguardano lo stop alle penalizzazioniintrodotte dalla Legge Fornero peril prepensionamento e la confermadell’Opzione Donna anche per ilprossimo anno. Opportunità, questa, grazie alla quale potranno uscire anticipatamente dal lavoro lelavoratrici con 35 anni di contributi e57 anni e tre mesi di etàanagrafica.

Sul fronte, invece, del ddlStabilità si registrano dei cambiamenti rispetto al Bonus Bebè 2015 che sarà raddoppiato per i redditi più bassi mavedrà una più ristretta platea di beneficiari. Il Jobs Act, infine, è stato approvato ieri al Senato: il governo Renzi potrà esercitare ladelega nei prossimi mesi. Fra le più importanti news in materia si annovera la riformadell’ASpI, con l’unificazione dei contributidi disoccupazione e l’estensione del beneficio ai co.co.pro. Ma andiamo afare ordine.

Riforma Pensioni, oka Opzione Donna anche per il 2015: domanda all’INPS con 35 anni di contributi

La recente circolareINPS diffusa nei giorni scorsi ha confermato la fruibilità dell’Opzione Donna anche per il 2015: lelavoratrici potranno godere della pensioneanticipata ma la scelta non è esente da critiche.

L’Istituto di Previdenza,infatti, ha reso noto che l’assegno sarà calcolato con il metodo contributivo e non con il sistema retributivo: secondoalcune stime, chi farà domanda godrà di un trattamento previdenziale che glifarà perdere circa il 15% delle somme accantonate con il vecchio sistemapensionistico.

Legge di Stabilità2015, prepensionamento: stop a penalizzazioni, Riforma Pensioni Forneromodificata

Nei giorni scorsi la Commissione Bilancio di Montecitorio haapprovato l’emendamento Gnecchi-Damianoteso a eliminare le penalizzazioniper chi decide di andare in pensionecon 42 anni e sei mesi di contributi, pur senza avere raggiunto l’età che la Legge Fornero esentava dalladecurtazione.

La finestra sarà aperta dal 1° gennaio 2015 e durerà, con ogniprobabilità, fino al 31 dicembre 2017. I problemi, ora, paiono passare aigiovani che rischiano concretamente per il futuro: riuscirà il Jobs Act di Renzi a riequilibrare la situazione?