Continuano ad arrivare ultime notizie sulle Pensioni 2015, con diverse novità che riguardano alcune tra le categorie che non hanno ricevuto aiuti dalla legge di stabilità, come ad esempio i ferrovieri e macchinisti, i quota 96 della scuola e i lavoratori con partita Iva. La Legge Fornero è ancora in vigore per molte categorie, e il dibattito politico su come fornire un uscita più flessibile dal mondo del lavoro è tuttora in vigore.

Ultime novità su Pensioni 2015: ferrovieri e quota 96 scontenti

Partiamo subito con le ultime notizie e novità su una categoria di lavoratori troppo spesso dimenticata dal Governo e dai Media: i macchinisti ferrovieri.

Questi lavoratori fino a qualche anno fa, grazie ad un fondo speciale dell'INPS potevano accedere ad una pensione anticipata a 58 anni, visto il lavoro usurante e le aspettative medie di vita rilevate sotto i 70 anni. Dopo la riforma Fornero delle Pensioni, questa categoria si è vista alzarsi all'improvviso di 9 anni l'età pensionabile, visto che non è stato mantenuto lo status di lavoro disagiato e quindi di una pensione anticipata. Si attendono le coperture finanziare per poter attuare un provvedimento per le pensioni dei macchinisti ferrovieri, sperando che possa esser fatto al più presto.

Anche i quota 96 della scuola aspettano novità o notizie sulla loro pensione, dopo che gli emendamenti presentati in Camera e Senato durante l'approvazione della legge di stabilità sono stati respinti dalla commissione bilancio.

Intanto la nuova proposta del comitato quota 96, giunta al Miur è quella di effettuare un conteggio (magari proprio attraverso il portale Miur) per avere un numero esatto di chi avrebbe i requisiti per usufruire della famosa quota 96.

Ultime notizie su Partite Iva: parla Damiano

Tra le ultime novità, registriamo anche le dichiarazioni di Cesare Damiano a favore dei lavoratori con Partita Iva, svantaggiati dal nuovo regime dei minimi che ha visto il nuovo tetto abbassarsi da 30.000 a 15.000 euro annui.

A questo va aggiunto che non è stato fermato l'aumento dei contributi da versare alla Gestione Separata che aumenterà di anno in anno. Damiano ha detto "i giovani che scelgono quella strada, devono essere equiparati ai lavoratori autonomi. Serve una riforma strutturale per portare la contribuzione al 24 per cento".