Nuova tassa patrimoniale su grandi patrimoni e tagli alle Pensioni d'oro per recuperare le risorse economiche necessarie per una riforma pensioni 2015 che prevede più flessibilità in uscita dal lavoro per nuove forme di pensione anticipata per tutti i lavoratori, quindi anche i lavoratori privati e non soltanto gli impiegati pubblici che potranno usufruire del prepensionamento statali inserito nella riforma Pa e pensioni 2014-2015 del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia (Partito democratico). E' questa una delle proposte di riforma pensioni 2015 di Italia dei Valori ribadita oggi in un comunicato stampa dal segretario Ignazio Messina.
Intanto Scelta Civica di Stefania Giannini continua a difendere la riforma pensioni Fornero che tutti chiedono di modificare o di abolire e chiede modifiche al Jobs act sollecitando l'estensione delle nuove norme anche ai lavoratori statali: "No a due categorie di lavoratori".
Riforma pensioni 2015, pensione anticipata, Messina (Idv) a Renzi: prevedere nuove forme di flessibilità
"Quello dei pensionati - ha detto il leader IdV - è un mondo disintegrato e fortemente squilibrato. La nostra proposta al Governo Renzi impegnato nella discussione sulle riforme - ha sottolineato l'esponente politiche chiedendo l'introduzione di nuove forme di pensione anticipata 2015 - è di introdurre una flessibilità in uscita".
La proposta di pensione anticipata rilanciata da Italia dei Valori prevede "che tra i 60 ed i 70 anni, i lavortori abbiano la libertà di scegliere quando andare in pensione con 35 anni di contributi versati, con penalità decrescenti - ha spiegato Ignazio Messina - tra i 60 e i 65 anni ed incentivi fino ai 70". Con una maggiore flessibilità in uscita per il prepensionamento "si darà lavoro ai giovani e si aiuteranno anche le imprese", secondo il leader Idv.
Riforma lavoro e pensioni 2015, Vitelli (Sc): estendere Jobs act a statali, no a due categorie di lavoratori
A difendere la riforma pensioni Fornero che la Lega Nord di Matteo Salvini chiede di abolire con il possibile referendum di primavera è Scelta Civica di Stefania Giannini che difende anche la riforma lavoro Renzi-Poletti dagli attacchi di sindacati, opposizioni e minoranza Pd ma chiede di estenderla al lavoro statale.
"Il Jobs Act - ha detto il deputato di Scelta Civica Paolo Vitelli - è l'unica grande riforma italiana dopo quelle delle pensioni: facciamola bene applicandola anche al pubblico impiego. E' un passo obbligato e necessario, da questa decisione il Paese capirà - secondo il parlamentare di Sc - se le intenzioni di Renzi sono serie e determinate a concretizzare il processo riformista". Il deputato Paolo Vitelli chiede di estendere il Jobs act ai lavoratori statali: "Perché creare due categorie di lavoratori, privati e pubblici, con diritti e doveri diversi? Già tredici anni fa, con la riforma Bassanini, si stabilì - ha ricordato il parlamentare di Scelta civica senza però evidenziare le disparità di trattamento sulle pensioni di lavoratori pubblici e privati - che il rapporto di lavoro del pubblico impiego doveva avere le stesse regole di quello privato. Perchè fare ora un passo indietro, quando ne possiamo compiere due in avanti?".