La Legge di Stabilità approvata dal Parlamento nel mese di dicembre ha confermato il bonus di 80 euro per tutti i lavoratori dipendenti. Ricordiamo che il bonus venne introdotto per la prima volta lo scorso maggio. Ora questa misura, da una tantum è diventata strutturale. L'attuale bonus non ha differenze sostanziali con quello dell'anno scorso. Esso, purtroppo, non è stato allargato a pensionati e ai possessori di partita iva a causa delle eccessive risorse economiche previste. Di seguito, 3 domande e risposte per chiarire tutti i dubbi sul bonus di 80 euro.

1. Chi ha diritto al bonus di 80 euro?

Il bonus spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che hanno un reddito compreso tra 24mila e 8145 euro. Inoltre spetta, in misura ridotta, a tutti quei lavoratori che hanno un reddito compreso tra 24mila e 26mila euro. L'importo del bonus non inciderà sul reddito che dovrà essere preso in considerazione ai fini dell'erogazione del TFR anticipato in busta paga, novità prevista dal governo Renzi che potrà essere richiesta a partire dal prossimo mese di marzo.

2. Come viene calcolato il bonus di 80 euro?

Il bonus viene erogato sotto forma di detrazioni Irpef e, per questo motivo, il bonus non è uguale per tutti. In realtà l'importo di 80 euro viene dato ai lavoratori che si trovano nella fascia di reddito tra 20mila e 24mila euro.

I lavoratori che dichiarano meno di 20mila euro avranno diritto al bonus ma l'importo tende a decrescere con il reddito che si abbassa fino ad azzerarsi del tutto con redditi al di sotto di 8145 euro.

3. Come richiedere il bonus Irpef da 80 euro?

Il bonus non si richiede ma viene accreditato direttamente in busta paga dal datore di lavoro, il quale tiene in considerazione il reddito del lavoratore stesso.

Se il lavoratore possiede altri redditi avrà l'obbligo di comunicarli al datore di lavoro. Nel caso in cui si dovesse percepire il bonus, non avendone diritto, verrà decurtato direttamente nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo.