Il dibattito sulla Riforma Pensioni è come sempre vivo,sebbene ormai l’attenzione sia concentrata su ciò che la Corte Costituzionaledeciderà sull'ammissibilità del referendum abrogativo della Legge Fornero. Il tema dellapensione anticipata continua ad essere al centro del ventaglio di ipotesi cheanche oggi, 12 gennaio, si inseguono fra novità, prese di posizione e smentitedei principali attori della scena politica. Da una parte il governo Renzi,orientato ad intervenire per evitare la consultazione popolare e trovare nuovimeccanismi di flessibilità; dall’altra il fronte della minoranza PDrappresentato essenzialmente da Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, da sempreprotagonisti e co-firmatari dell’emendamento che ha sospeso fino al 2018 lepenalizzazioni per i lavoratori precoci.

Sullo sfondo, infine, l’aumento dell’etàpensionabile previsto per il 2016 che scalda già gli animi: il ministro Poletti si èespresso sul punto e si spera si possa intervenire, soprattutto a favore dicoloro i quali svolgono lavori più usuranti ed hanno un’aspettativa di mediapiù bassa. Buone notizie, infine, per commercianti e artigiani: ci sonoimportanti cambiamenti, infatti, in tema di contributi Inps.

Pensione anticipata 2015, novità aumento età pensionabile: l’aperturadi Poletti

Abbiamo raccontato nei giorni scorsi dell’apertura delMinistro del Lavoro Giuliano Poletti sul tema: la questione non è di pococonto, soprattutto per chi svolge lavori usuranti. Un aumento di quattro mesiindifferenziato, infatti, non tiene conto delle diversità: e un Paese come l’Italiaispirato a principi di uguaglianza sostanziale (si veda l’articolo 3 dellaCostituzione) non può non tenerne conto.

Ciò si abbatte anche sulla pensioneanticipata, e non è da escludersi che nelle prossime settimane giunganoproposte più definite.

Novità INPS su contributi previdenziali artigiani ecommercianti: cosa cambia dal 2015

Come anticipato negli scorsi articoli, la Legge di Stabilitàha eliminato l’obbligo della contribuzione minima per queste due categorie: daora sarà facoltà del lavoratore scegliere se continuare come prima o godere delbeneficio.

Il minimale fissato dalla legge resta come riferimento ai fini dellapensione: se si versa di meno, infatti, diminuisce il periodo considerato aifini della maturazione dei requisiti.

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